-

Nota bene: Nelle diverse lingue i contenuti possono cambiare anche nella sostanza  -  (Italiano - English)

 

Da 196 studi sul latte e 67 sulla carne confermate alcune delle differenze tra produzione biologica e convenzionale (16/03/2016)

Nel più ampio studio nel suo genere un gruppo internazionale di studiosi, alla Newcastle University, ha definito alcune delle reali differenze tre latte e carne biologici e provenienti da allevamenti convenzionali.


Gillian Butler, Senior Lecturer in animal nutrition at Newcastle University

I ricercatori hanno analizzati i dati di 106 studi sul latte e di 67 studi sulla carne provenienti da tutto il mondo verificando che vi sono reali differenze, sicuramente nella composizione degli acidi grassi, nella concentrazione di minerali e di antiossidanti. La meta-analisi non ha prestato particolare attenzione alla presenza di sostanze come gli antibiotici, gli altri diversi farmaci, ormoni ed eventuali sostanze che ne mimano gli effetti.

Un primo risultato è stato quello di definire che latte e carne biologici hanno un profilo lipidico preferibile rispetto ai prodotti da allevamento convenzionale.

In particolare, un passaggio dall'alimentazione di origine convenzionale ad una di origine biologica farebbe crescere i livelli di grassi omega-3 senza fare crescere calorie e grassi saturi.

Ad esempio, 1/2 litro di latte intero biologico (o l'equivalente da prodotti come burro o formaggio biologici) fornisce il 16% circa (39 mg) della dose giornaliere raccomandata di omega-3 a catena molto lunga, mentre il latte convenzionale ne fornisce solo l'11% (25 mg).

Un altra differenza positiva sotto il profilo lipidico comprende livelli più bassi di acido miristico e palmitico nella carne biologica ed un rapporto omega-6/omega-3 più basso nel latte biologico.
Sono stati osservati anche più alti livelli di vitamine liposolubili come la vitamina E e di carotenoidi ed il 40% in più di CLA nel latte biologico.

Lo studio ha poi mostrato che i migliori profili lipidici erano strettamente legati al fatto di lasciare pascolare le bestie all'aperto ed al tipo di dieta imposta dalle regole dell'allevamento biologico.

Gillian Butler, co-autore e docente nell'alimentazione degli animali presso l'Università di Newcastle spiega che il margine tra carenza (<140 µg/giorno) ed eccesso (> 500 µg/giorno) nell'assunzione di iodio con gli alimenti è molto ristretto e l'eccesso può portare a tireotossicosi e creare gravi problemi agli ipertiroidei. L'ottimizzazione della quantità assunta rappresenta una vera sfida dato che, globalmente, sembra esserci una maggiore preoccupazione per una assunzione eccessiva piuttosto che per una inadeguata.

Per quanto riguarda la minore presenza di iodio nei prodotti biologici, i ricercatori mettono in evidenza come la dose quotidiana raccomandata nel Regno Unito di 140 µg risulta fornita per il 53% da 1/2 litro di latte biologico e per l'88% da 1/2 litro di convenzionale, fermo restando che questa è solo una delle fonti alimentari di iodio.

 

Questo lavoro poggia su di un precedente studio del gruppo di studiosi che ha coinvolto esperti dal Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Italia, Svizzera e Polonia, che hanno studiato la composizione delle colture convenzionali e biologiche.
Questo studio ha mostrato che le coltivazioni biologiche ed i cibi basati su di esse hanno una quantità di antiossidanti maggiore del 60% e contengono meno cadmio, un metallo tossico, rispetto ai prodotti convenzionali.

Come tutti gi studi scientifici anche in questi sono stati considerati ed analizzati solo alcuni degli elementi che differenziano i prodotti biologici da quelli convenzionali, e ciò normalmente avviene per motivi di risorse umane e finanziarie.
Ma questo non significa che le differenze si limitino a quelle considerate in questi studi. C'è ancora molta strada da fare.

Per saperne di più
Read the Open Access papers in full:
British Journal of Nutrition
Higher PUFA and n-3 PUFA, conjugated linoleic acid, a-tocopherol and iron, but lower iodine and selenium concentrations in organic milk: a systematic literature review and meta- and redundancy analyses.
Dominika Srednicka-Tober et al.
Link...

Composition differences between organic and conventional meat:
a systematic literature review and meta-analysis
Link...

Marco Dal Negro