Per chiunque abbia familiarità con chi fa uso di
cannabis non è un novità che la marijuana abbia come
effetto anche quello di rimbambire chi la usa
abitualmente. Più ti fai le canne più sei assente,
meno sei coinvolto da ciò che ti succede intorno, di
cui per altro ti interessa pochissimo, più prendi
tutto con filosofia, pronto a cogliere gli aspetti
più divertenti della vita, di cui sarai pronto a
ridere, moltissimo, anche per un nonnulla. La
marijuana (la foglia della canapa indiana), come
l'hashish (la radice della canapa indiana) ma in
tono minore, ha un effetto calmante, molto calmante.
Sarà per questo che ad
alcuni ricercatori della Boonshoft School of
Medicine è venuta l'idea di verificare l'ipotesi di
un possibile legame tra la narcolessia e l'uso di
cannabis.
Samuel Dzodzomenyo, MD,
è un esperto di adolescenti e delle loro abitudini
riguardo il sonno. Molti dei suoi pazienti al Dayton
Children’s pediatric sleep center lamentano
un'eccessiva sonnolenza durante le ore diurne ed i
test sul sonno possono aiutare a chiarire il
problema, dalle apnee notturne alla narcolessia.
La narcolessia è un disturbo nel quale il
cervello non riesce a controllare correttamente i
cicli di veglia/sonno ed è caratterizzato da
attacchi di sonno improvvisi e incontrollabili
durante il giorno. La narcolessia può essere
influenzata dall'uso di sostanze stupefacenti, in
particolare dalla cannabis.
I ricercatori hanno
iniziato uno studio controllando i test
standardizzati sul sonno realizzati nel corso di 10
anni, gli screening sulle sostanze stupefacenti
realizzati subito prima dei test sul sonno, uno
studio retrospettivo sulle droghe nelle urine
raccolte al mattino da 321 pazienti di età inferiore
ai 21 anni.
I risultati hanno
mostrato che il 43% di pazienti pediatrici positivi
all'esame della marijuana mostravano test del sonno
coerenti con una diagnosi di narcolessia, mentre la
percentuale relativa ai negativi al test della
marijuana è stata del 24%.
Il 10% di tutti i
pazienti di età maggiore o uguale a 13 anni che
presentavano eccessiva sonnolenza durante il giorno,
senza cataplessia, positivi ai test sulla
narcolessia, era stato sottoposto a controlli per
rilevare l'eventuale presenza di THC (tetraidrocannabinolo,
uno dei maggiori e più noti principi attivi della
cannabis).
Data la diffusione della
cannabis tra gli adolescenti di oggi, che saranno
gli adulti di domani, è opportuno che gli adulti
prendano coscienza anche di questo tipo di problemi
per cercare di evitare lo stupore tipico di chi non
si è reso conto di ciò che stava succedendo.
Il Dr. Dzodzomenyo, è
direttore sanitario del cnetro pediatrico del sonno
del Dayton Children’s Hospital e professore
associato di neurologia pediatrica al Wright State
University Boonshoft School of Medicine di Dayton,
Ohio.
Per saperne di più sulla marijuana e sulle
dipendenze...
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Journal of Clinical Sleep Medicine
Dzodzomenyo S, Stolfi A, Splaingard D, Earley E,
Onadeko O, Splaingard M. Urine toxicology screen in
multiple sleep latency test: the correlation of
positive tetrahydrocannabinol, drug negative
patients, and narcolepsy. J Clin Sleep Med
2015;11(2):93–99
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Dayton Children's
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Boonshoft School of Medicine
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Marco Dal Negro |