Il consumo di energy drink è stato associato al
gusto per il rischio ed in alcuni casi alla tendenza
a preferire un uovo oggi ad una gallina domani.

Oltre a contenere
livelli importanti di zucchero (fino a 53 gr. per
lattina) e ad essere ad alto valore calorico gli
energy drink contengono diversi principi stimolanti
ed energizzanti come la taurina, il guaranà, il
ginseng e le vitamine del gruppo B: l'interazione
tra questi elementi e l'azione finale del composto
sull'organismo è in gran parte ignota.
Un nuovo studio
pubblicato sul Journal of Caffeine Research e
realizzato da scienziati del Johns Hopkins ha
studiato i rapporti tra energy drink e rischi e tra
energy drink e delay discounting, che è la tendenza
a scegliere una gratificazione piccola subito
piuttosto che una grande (certa) dilazionata, anche
di poco.
Lo studio ha riguardato
un campione di 874 adulti di età compresa tra i 18
ed i 28 anni, con un consumo nel corso degli ultimi
30 giorni di caffeina e di alcol.
I partecipanti hanno
completato un questionario online sull'uso di energy
drink, di droghe, sull'attività sessuale, sull'abuso
di alcol e sulla propensione a gestire la dilazione
della gratificazione (in questo caso si trattava di
una ricompensa in denaro) e sull'utilizzo del
profilattico.
I partecipanti che
usavano consumare o più energy drink alla settimana
hanno mostrato una propensione doppia verso fumo di
sigaretta e più che doppia verso l'abuso di di
prescrizioni di farmaci illeciti e droghe come il
Ritalin e la cocaina.
I bevitori di energy
drink sono anche più propensi a fumare marijuana (lo
ha dichiarato il 56%), all'uso di oppioidi come il
Vicodin (27%), alla guida senza la cintura di
sicurezza (53%), alla guida da intossicati
(30%), alla pratica dello snowboarding, del bungee
jumping o del parkour, una forma di corsa ad
ostacoli cittadini come parapetti, tettoie, muri
(26%).
Molto alta è risultata anche la tendenza a vivere il
sesso in modo pericoloso e sfrenato: il 63% ha
dichiarato di avere fatto sesso senza protezioni
fuori dalla coppia ed il 69% ha fatto sesso da
ubriachi o quasi.
Maggie Sweeney
assegnista di ricerca post-dottorato allo School of
Medicine's Department of Psychiatry and Behavioral
Sciences e co-autrice dello studio, spiega che i
partecipanti che avevano bevuto energy drink più di
una volta alla settimana risultavano associati al
prendere decisioni in modo impulsivo (delay
discounting), preferendo prendere 20$ subito
piuttosto che 60$ dopo una settimana.
I ricercatori non
intendono definire alcun link di causa-effetto, ma
invitano a considerare che se in un momento di
particolare affaticamento si usano queste bevande
(potremmo aggiungere che lo stesso vale per la
cocaina), nel tempo si tende a sopravvalutare il
nostro stato fisico, mentre altri studi hanno già
mostrato che la percezione delle proprie capacità è
alterata e non rispondente a realtà. La carica data
dall'energy drink potrebbe mascherare gli effetti
legati all'eccessive quantità di alcol portando a
credere, ad esempio, di essere perfettamente in
grado di guidare, cosa spesso non vera.
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Journal of Caffeine Research
Weekly Energy Drink Use Is Positively Associated
with Delay Discounting and Risk Behavior in a
Nationwide Sample of Young Adults
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Johns Hopkins University
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Marco Dal Negro |