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Studiato il legame tra dieta vegetariana e disturbi mentali (03/01/2016)

Una piccola parte della popolazione occidentale ha deciso, per motivi diversi, di eliminare gli alimenti di origine animale dalla propria dieta.
Le conseguenze della scelta vegetariana sulla salute sono sempre più note, basate su di un numero crescente di studi, ma del rapporto tra dieta vegetariana e salute mentale si sa molto poco.

Una ricerca tedesca ha studiato le possibili relazioni tra dieta vegetariana e disturbi mentali. I partecipanti sono stati presi da un campione rappresentativo del German Health Interview and Examination Survey and its Mental Health Supplement (GHS-MHS).

Tra i vegetariani si è vista un'alta prevalenza di problemi di depressione, di ansia e di disturbi somatoformi. Date le procedure seguite, i risultati non possono essere spiegati solo con le caratteristiche socio-demografiche dei vegetariani, come l'alta percentuale di donne, prevalentemente residenti nelle aree urbane, con un'alta percentuale di single, che pure sono fattori sociodemografici correlati con la presenza di disturbi mentali.

L'analisi delle età dei partecipanti nel momento in cui è stata adottata la dieta vegetariana e di quello in cui è insorto il disturbo mentale mostra che la dieta vegetariana è stata adottata dopo il manifestarsi del disturbo mentale.

Da un punto di vista biologico la dieta vegetariana può influire sulla funzione neuronale e sulla plasticità sinaptica, fatto che influenza processi cerebrali rilevanti per l'instaurarsi ed il perdurare dei disturbi mentali.
Inoltre, nonostante in questo senso la prova sia meno inequivocabile, i livelli di vitamina B12 sembrano essere legati in modo causale con i disturbi depressivi.
Alcuni studi hanno riportato che i vegetariani mostrano di avere minori concentrazioni di vitamina B12 e di acidi grassi n-3 a catena lunga nei tessuti, con conseguente aumento del rischio di depressione.

Alcuni studi hanno mostrato che i vegetariani tendono ad essere più magri, a bere meno alcol ed a fare più esercizio fisico dei non-vegetariani, tendono a definirsi negativamente enfatizzando ciò che non fanno, tendono a sottolineare la loro diversità dagli altri e quindi ad accentuare le differenze dalla società in generale..

 

Nel complesso i risultati confermano decisamente quanto emerso da altri campioni, di adolescenti e giovani adulti, cioè che la dieta vegetariana è associata con una migliore salute fisica ma non è associata con una salute mentale migliore.
Se paragonati con specifici sottogruppi del gruppo di controllo di non-vegetariani, o semplicemente con i non-vegetariani, i vegetariano hanno mostrato tassi maggiori per diversi disturbi mentali.

Da sottolineare il fatto che i ricercatori non hanno trovato evidenza di un ruolo causale della dieta vegetariana nell'eziologia dei disturbi mentali.
I risultati hanno piuttosto portato a concludere che la presenza di un disturbo mentale aumenta le probabilità di scegliere una dieta vegetariana. E' anche possibile che fattori psicologici influenzino sia la scelta di diventare vegetariani che le probabilità di sviluppare disturbi mentali.

Per saperne di più
The International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity
Vegetarian diet and mental disorders: results from a representative community survey
Johannes Michalak1, Xiao Chi Zhang and Frank Jacob.
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.Marco Dal Negro