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Raddoppiato in 10 anni il numero di adulti U.S. che usano Marijuana (22/10/2015)

La percentuale di popolazione U.S. amante della marijuana è rimasto stabile intorno al 4% tra il 1991-1992 ed il 2001-2002, mentre l'abuso e la dipendenza crescevano dal 1,2% all'1,5%, ma al 2012-2013 il consumo è passato al 9,5% della popolazione U.S. adulta e l'utilizzo problematico al 2,9%.

C'è stato un cambiamento culturale, di approccio e valutazione dell'uso della marijuana, rilevato dall'indagine condotta dal National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA), che è parte dei National Institutes of Health, e le conseguenze oggettive non ideologiche nel lungo periodo potrebbero essere più che rilevanti.

George Koob, Ph.D., direttore del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA) lancia un'allerta sollecitando la comunità scientifica ad informare il grande pubblico dei potenziali rischi legati a questo andamento.

I dati sulla marijuana fanno parte della National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions (NESARC) realizzata dal NIAAA, la più grande raccolta di dati epidemiologici sull'argomento. Sono state intervistate sia nel 2001-2002 che nel 2012-2013 un totale di 79.000 persone, su utilizzo dell'alcol, sostanze stupefacenti e situazioni psichiatriche connesse. I risultati sono stati pubblicati sul numero del 21 ottobre 2015 della rivista Journal of the American Medical Association (JAMA) Psychiatry.

Per i ricercatori U.S. abuso e dipendenza dalla marijuana non sono concetti sfumati ma sono ben definiti dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders.
I sintomi comprendono anche:

- assumere la sostanza in quantità maggiore o per un tempo più lungo di quanto deciso dell'utilizzatore;
- avere un desiderio continuo di ridurre o smettere di usarla senza riuscirci;
- non riuscire a svolgere adeguatamente i propri doveri al lavoro, a scuola o a casa a causa dell'uso di marijuana;
- e tolleranza e/o abbandono.

 

L'analisi per età dei consumatori ha mostrato che la fascia 18 - 29 anni è quella a maggiore rischio di abuso e di dipendenza dalla marijuana, con l'uso passato dal 10,5% al 21,2% e l'abuso e la dipendenza passati dal 4,4% al 7,5% in 10 anni.

Lo studio ha considerato solo gli adulti, ma quando gli adolescenti di oggi diventeranno adulti, visti i consumi attuali, sarà difficile che queste cifre cambino in meglio.

Da ricordare che negli U.S.A. sono 23 gli Stati con leggi che permettono l'uso medico della marijuana e 4 quelli che ne hanno legalizzato l'uso ricreativo.

Gli studi finanziati dai NIDA e NIAAA hanno dimostrato che la marijuana crea problemi nella guida e, almeno in Colorado, dopo la legalizzazione dell'uso terapeutico sono aumentati i guidatori positivi all'uso di marijuana coinvolti in incidenti con veicoli a motore.

Nel giugno 2015 il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism ha pubblicato uno studio che mostrava un incremento dei problemi di alcol negli U.S., nell'ultimo decennio. Dato che i consumi di alcol e di marijuana viaggiano spesso insieme, vi è una preoccupazione crescente da parte delle autorità.
Lo studio ha mostrato che 1/3 degli adulti U.S. ha avuto problemi di abuso dell'alcol in qualche momento della vita, ma che solo il 20% di questi ha cercato aiuto per uscirne.

Un'ultima osservazione.
Più la nostra cultura sarà colonizzata e cannibalizzata da quella U.S.A., più questi numeri saranno i nostri di domani.

Per saperne di più sulla marijuana e sulle dipendenze...

Per saperne di più
National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA)
http://www.niaaa.nih.gov/.

Marco Dal Negro

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