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Dimostrata unicità della impronta batterica individuale (21/05/2015)

L'insieme dei microrganismi che abbiamo dentro e sul nostro corpo, la flora batterica di ciascuno di noi, è unica e potrebbe essere un elemento di identificazione.
I ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health hanno dimostrato che grazie alla flora batterica è stato possibile identificare un individuo, nel tempo, in mezzo a centinaia di altri.
Lo studio, il primo a mostrare in modo rigoroso questa unicità, pone però anche problemi di privacy dei soggetti che vi hanno partecipato.


Taken together, DNA sequences from four microbial species distinguish the starred person's microbiome from the microbiomes of five other people - Image: Eric Franzosa

Come il DNA umano identifica le persone anche per la legge, le sequenze di DNA dei microbi che vivono su di noi possono, da sole, identificarci e questo prelude alla possibilità di identificare, da un campione di flora batterica paragonata con i dati di un data-base, una persona che ad esempio ha trasmesso una infezione sessuale.

I ricercatori hanno utilizzato i dati dello Human Microbiome Project (HMP), che ha raccolto microbi dalla saliva, dalle feci, dalla pelle e da altri possibili punti del corpo di 242 persone, nell'arco di un mese.
Quindi i ricercatori hanno adattato un algoritmo scientifico di uso corrente per elaborare una sequenza di caratteristiche degli individui. Dalle sequenze dei campioni iniziali a quelli specifiche di ciascuno.
Poi hanno comparato queste sequenze con altre raccolte durante le visite di controllo.

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I risultati hanno mostrato l'unicità delle flore batteriche di ciascuno con impronte che rimanevano stabili anche dopo un anno.
In particolare i codici elaborati dalle flore batteriche intestinali rimanevano stabili, con più dell'80% degli individui ancora identificabili dopo un anno.

Al di là della possibilità di identificare le persone i risultati di questo studio potranno aiutare a verificare i cambiamenti nella composizione della flora delle persone, eventualmente trovando relazioni di causa effetto con l'influenza del mondo circostante, dall'alimentazione, ai farmaci, al clima e così via.

Per saperne di più sulla flora batterica...

Per saperne di più
“Identifying personal microbiomes using metagenomics codes,” Eric A. Franzosa, Katherine Huang, James F. Meadow, Dirk Gevers, Katherine P. Lemon, Brendan J. M. Bohannan, Curtis Huttenhower, PNAS, online May 11, 2015 doi:10.1073/pnas.1423854112

Marco Dal Negro

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