Oltre agli effetti sulla salute e sull'ambiente, i
cosiddetti disruttori endocrini chimici, cioè
sostanze chimiche capaci di rompere l'equilibrio
ormonale del corpo umano, nell'Unione Europea hanno
anche un costo per la comunità, stimato in 157
miliardi di euro all'anno. Il dato è frutto della
sintesi di una nuova serie di studi pubblicati su
Clinical Endocrinology and Metabolism, il giornale
della Endocrine Society.
Gli autori hanno
presentato i risultati contemporaneamente all'ENDO
2015, 97mo Meeting & Expo annuale della Endocrine
Society, ed a Bruxelles in Belgio.
Gli esperti hanno concluso che infertilità e
disfunzioni riproduttive maschili, bambini nati con
problemi, obesità, diabete, malattie cardiovascolari
e problemi neurocomportamentali e dell'apprendimento
sono tra le situazioni che possono essere attribuite
in parte all'esposizione ai disruttori endocrini.
I 157 miliardi di euro sono una stima cautelativa e
rappresentano l'1,23% del prodotto interno lordo
europeo (gross domestic product, GDP). Attualmente
la cifra potrebbe essere di 270 miliardi di euro
pari al 2% del GDP.
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Secondo Leonardo
Trasande, MD, MPP, Professore Associato di
Pediatria, Medicina Ambientale e Salute Pubblica
presso la NYU Langone Medical Center, che ha
condotto il gruppo di 18 ricercatori in 8 paesi,
l'analisi dimostra quanto sconcertante sia il costo
di una diffusa esposizione chimica-sistema endocrino
per la società. Questa ricerca mostra una fotografia
che riassume più 30 anni di studi sia di laboratorio
che sulle popolazioni riguardanti i disruttori
endocrini chimici nella EU.
Queste sostanze mimano,
bloccano o interferiscono con gli ormoni del corpo,
comprendono anche il bisfenolo A, BPA, che si trova
ancora in alcuni contenitori e rivestimenti interni
di lattine per alimenti e bevande, certi ftalati
presenti in alcune plastiche e in cosmetici,
ritardanti del fuoco e pesticidi come il
Clorpirifos.
Secondo la guida introduttiva ai disruttori
endocrini pubblicata dalla Endocrine Society e
dall'IPEN, quasi il 100% delle persone ne ha nel
proprio corpo quantità misurabili.
Per quantificare il
costo dell'esposizione ai distruttori endocrini
chimici (EDC) è stato costituito un gruppo di
esperti globali di EDC per adeguare i modelli
ambientali esistenti.
Basandosi sulla letterature scientifica esistente i
ricercatori hanno valutato il probabile contributo
degli EDC alle malattie ed alle disfunzioni,
limitando l'analisi alle patologie con un'evidenza
scientifica più robusta.
L'analisi ha riguardato i costi diretti di
ospedalizzazione, di servizi sanitari, di assistenza
infermieristica ed altri costi sanitari. I
ricercatori hanno stimato anche costi indiretti come
la produttività lavorativa perduta, la morte
anticipata e la disabilità.
Anche se limitata
all'Unione Europea, Leonardo Trasande considera
questa analisi estendibile anche ad altre realtà
come gli U.S.A. o altre parti del mondo.
Nella EU i ricercatori hanno trovato quale primo
responsabile dei costi la perdita di quoziente
intellettivo QI e le disabilità intelletive causate
dall'esposizione prenatale ai pesticidi contenenti
organofosfati.
Lo studio ha stimato i costi per la società relativi
ai feti durante la gravidanza, compresi tra i 46,8
ed i 195 miliardi di euro all'anno.
circa 13 milioni persi in punti di QI e 59.300 casi
in più di disabilità intellettuale per anno possono
essere attribuiti all'esposizione agli
organofosfati.
L'obesità negli adulti
legata all'esposizione agli ftalati ha prodotto il
secondo più alto totale, con un costo stimato di
15,6 miliardi per anno.
Philippe Grandjean, MD, PhD, Professore di Medicina
Ambientale alla University of Southern Denmark e
professore aggiunto alla Harvard T.H. Chan School of
Public Health si augura, infine, che la
pubblicazione di questi dati ed informazioni
aggiornati alla conoscenza scientifica attuale possa
portare politici e legislatori a regolamentare
meglio l'uso delle sostanze tossiche.
Nella pagina in inglese
di questo articolo trovate la lista degli autori e
delle università ed organizzazioni di appartenenza
relativi ai diversi studi che sono stati alla base
di questa sintesi, dei quali trovate ulteriori
indicazioni.
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Marco Dal Negro |