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Scoperto perché bere aiuta ad addormentarsi ma si dorme peggio (17/11/2014)

Molti tra quanti smettono di bere hanno problemi di sonno e spesso riprendono a bere per risolverli.

Dwayne Godwin, Ph.D. ha studiato, con i suoi colleghi, il rapporto tra sonno ed alcol nelle scimmie, trovando che nelle bevitrici croniche di alcol il cervello cercava di incrementare la quantità una proteina legata ad onde cerebrali rilevanti per la qualità del sonno.


 

Secondo Dwayne Godwin risolvendo il problema del sonno forse sarebbe possibile potenziare l'efficacia dei trattamenti contro la dipendenza.

Precedenti studi effettuati sia sugli animali che sugli esseri umani hanno dimostrato che, nei bevitori occasionali, l'alcol inizialmente agisce da sedativo permettendo di addormentarsi più facilmente.
Ma nella seconda parte della notte il sonno è spesso disturbato.
Nei bevitori cronici il cervello sviluppa una tolleranza nei confronti dell'effetto sedativo dell'alcol, aumenta il sonno leggero e diminuisce quello ristoratore.
Questo meccanismo può portare i bevitori a bere ancora di più per cercare di dormire meglio. Uno studio ha mostrato che la maggior parte dei pazienti in cura per l'abuso di alcol bevevano per dormire meglio.

Secondo Dwayne Godwin il cervello si adatta al consumo prolungato di alcol e quando si smette di bere non ritorna subito ai normali parametri del sonno. Può impiegarci dei mesi ed anche non ritornare più alla situazione di partenza.
Nel frattempo i problemi di sonno possono peggiorare: l'insonnia si è manifestata in una percentuale che varia dal 36% al 72% dei pazienti che cercavano di smettere di bere.

L'alcol influisce su onde cerebrali associate con il sonno normale e generate principalmente da proteine chiamate canali del calcio, che sono coinvolti nella comunicazione tra le cellule e che contribuiscono all'instaurarsi del sonno.

L'alcol interferisce con la funzionalità dei canali del calcio nel talamo, una regione del cervello legata al sonno.
Lo studio di Dwayne Godwin ha scoperto che gli animali che decidevano di assumere alcol mostravano un incremento di 4 volte, rispetto agli animali che non bevevano, di uno dei geni che esprimono i canali del calcio.

L'alcol sopprime i canali del calcio e così le cellule del talamo potrebbero compensare creando copie del gene. Ma questa sovrapproduzione del gene non porta necessariamente ad un aumento di canali del calcio funzionanti, le cellule continuano ad essere disturbate ed il sonno ad essere di perturbato.

Il gruppo di ricercatori di Dwayne Godwin ora sta studiando come l'alcol influisce sui canali del calcio, se riducendone il numero, o facendoli funzione peggio. L'obbiettivo è quello di arrivare a terapie più efficaci nei confronti di questa dipendenza.

I nomi dei ricercatori coinvolti nell studio sono nella pagina in inglese di questo articolo.

Vedi anche
L'alcol interferisce con la funzione ristoratrice del sonno (19/08/2011)

Per saperne di più sulle dipendenze...

Per saperne di più
Wake Forest Baptist Medical Center

Marco Dal Negro

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