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Triplicare le tasse sulle sigarette e abbattere il fumo, forse, ma non i problemi (06/01/2014)

Secondo una ricerca britannica triplicare le tasse sul tabacco dovrebbe tagliare l'uso del fumo di 1/3 ed evitare 200 milioni di morti premature nel corso di questo secolo, ma si tratta di un'affermazione per lo meno temeraria. Perchè si avveri una simile previsione dovremmo immaginare che una situazione estremamente varia, che è in grande e rapida evoluzione, fosse statica, come immaginare che un solo fotogramma sia ripetuto per tutto il film, per tutto il secolo, ma purtroppo le cose stanno diveramente.


 

Che il fumo faccia male è fuori discussione e gli studiosi del Cancer Research UK, che hanno realizzato lo studio, lo sanno sicuramente meglio di altri, ed è probabilmente vero che togliendo il fumo si hanno, nel tempo, più benefici che malefici, sempre se non viene sostituito con qualche alternativa altrettanto dannosa.

E' questo aspetto dinamico, di vita che si evolve, di interazioni tra tutte le cose, quello di cui non hanno potuto tenere conto i ricercatori, anche perchè era impossibile farlo.

Se per esempio scorriamo i dati della U.S. NIH’s 2013 Monitoring the Future Survey vediamo che nelle scuole U.S. il fumo di sigaretta è un fenomeno in calo continuo, mentre sono in crescita sia l'uso della cannabis che quello del narghilè. Per vedere qualche numero potete scorrere la pagina in inglese da cui abbiamo preso spunto per questo articolo. In Italia, per esempio è in crescita vertiginosa l'abuso di alcol, anche in età precoce.

La ricerca britannica continua poi soffermandosi sui possibili utilizzi del denaro proveniente dalla tasse sul fumo, ma non mi sembra di avere visto un parallelo con i costi legati all'invecchiamento delle mancate vittime, che potrebbero essere maggiori, o anche minori, per ora non sappiamo.

Un'ultima osservazione: gli studiosi britannci spiegano che fumare accorcia la vita, anche di 10 anni, ma qualcuno si è preso la briga di verificare se e quanto questo interessa a chi fuma? Qualcuno si è preso la briga di approfondire se "i giovani" sono interessati a vivere più a lungo o se avrebbero preferito vivere meglio, in un mondo un po' meno disastrato, in tutti i sensi? Per sua natura la persona giovane tende a credersi un po' eterna, indistruttibile, tutti superman, e se fosse sensibile ai 10 anni in più di vita cambierebbe molte altre cosa nel su modo di vivere, non solo il fumo, che invece gli sembra lo aiuti a sentirsi più grande, lo tranquillizza quando sotto stress e lo illude di farlo stare meglio, almeno nel momento contingente. Il momento contingente, appunto, un'altra variabile dimenticata da molti, ma non dai diretti interessati.

Per saperne di più sulle dipendenze...

Per saperne di più
Tripling tobacco taxes to prevent 200 million premature deaths

New England Journal of Medicine
Global Effects of Smoking, of Quitting, and of Taxing Tobacco

Più marijuana e meno droghe sintetiche: questa la possibile tendenza

Marco Dal Negro

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