Un nuovo studio sulle cause biologiche della
depressione ha guardato il problema da un punto di
vista diverso da quanto probabilmente fatto fino ad
ora cercando nuove strade per nuovi tipi di farmaci.
Invece di concentrarsi su sostanze chimiche che
mimano gli effetti degli ormoni nel cervello, come
la serotonina, questi ricercatori hanno trovato che
la trasmissione di segnali tra le cellule, nella
depressione diventa anormale. I ricercatori si sono concentrati sulla comunicazione tra
le cellule invece che sugli ormoni, come la
serotonina, che la influenzano.
La depressione è in continua espansione: tra il 2005
ed il 2008 gli statunitensi Centers for Disease
Control and Prevention valutavano che 1 americano su
10 fosse stato trattato per depressione,
prevalentemente con farmaci come Prozac, Zoloft e
Celexa, che lavorano prevenendo l'assorbimento della
serotonina da parte delle cellule del cervello, cosa
che si traduce in una maggiore concentrazione nel
cervello. Sfortunatamente questi farmaci sono
efficaci solo sul 50% dei pazienti.
Dato che l'innalzamento della serotonina fa sentire
meglio molti pazienti, per più di 50 anni si è
pensato che la causa della depressione fosse una
carenza di serotonina. Il nuovo studio della
University of Maryland ha messo in discussione la
validità di questa tesi.
La depressione colpisce, in qualche momento della
vita, più di 1/4 degli adulti negli U.S. e
l'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che
dal 2020 questa sarà la seconda causa di disabilità
nel mondo. La depressione è la prima causa di
suicidio con un numero doppio di morti rispetto
all'omicidio ed è la terza causa di morte tra i
giovani di età tra i 15 ed i 24 anni.
La prima scoperta più importante di questo studio è
stata che la serotonina rafforza la comunicazione
tra le cellule cerebrali in aree importanti per le
funzioni emotive e cognitive, cosa che fino ad ora
non si sapeva.
Dagli esperimenti in laboratorio con i topi i
ricercatori hanno scoperto che negli animali
depressi la serotonina aveva maggiore difficoltà
nell'aumentare la comunicazione tra le cellule.
L'abilità della serotonina nel rafforzare le
connessioni eccitatorie era necessaria perchè i
farmaci antidepressivi potessero funzionare. Quindi
si doveva agire direttamente su questo fronte.
L'aumento delle comunicazioni tra le cellule
cerebrali è uno dei maggiori processi che
sottostanno anche a processi come l'apprendimento e
la capacità di ricordare.
Le osservazioni degli studiosi sul fatto che la
funzione eccitatoria delle cellule cerebrali nei
modelli sugli stati depressivi era modificata,
potrebbero spiegare perchè le persone depresse hanno
spesso difficoltà nel concentrarsi, nel ricordare i
dettagli o nel prendere decisioni.
Oltre a ciò le scoperte suggeriscono di spostare la
ricerca di nuovi e più efficaci farmaci
antidepressivi dalle sostanze che alzano i livelli
di serotonina a quelli che rafforzano le connessioni
eccitatorie.
Per saperne di più
University of Maryland Medical Center
(MDN)
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