PapGene test, lo stanno mettendo a punto i
ricercatori del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center:
dal materiale prelevato con il Pap test,
sequanziando genomicamente mutazioni specifiche del
cancro hanno identificato con precisione del 100% 24
cancri all'endometrio e 9 su 22, 41%, alle ovaie. I
risultati sono pubblicati sul numero del 0 gennaio
di Science Translational Medicine.
Lo studio è nato dal
fatto che mentre sono disponibili controlli per il
cancro alla cervice, fatti analizzando cellule al
microscopio, non vi è nulla di analogo per il tumore
alle ovaie ed all'endometrio.
Il fluido cervicale di
pazienti con cancri ginecologici contiene,
mescolati, DNA di cellule normali e di cellule
cancerose: i ricercatori si sono posti l'obbiettivo
di distinguere gli uni dagli altri.
Hanno cercato i dati disponibili relativi a studi
sull'intero genoma del cancro alle ovaie per trovare
mutazioni specifiche di questo cancro.
Non potendo disporre di analoghi dati per il più
comune tipo di cancro all'endometrio, gli studiosi
hanno realizzato il sequenziamento di 24 cancri
all'endometrio sull'intero genoma.
Da questi dati i ricercatori hanno identificato 2
dei geni mutati più frequentemente nei due tipi di
cancri ed hanno sviluppato il PapGene test su queste
basi.
Dopo di che hanno
eseguito il PapGene test su campioni ottenuti dai
Pap test di pazienti con cancri alle ovaie ed
all'endometrio del The Johns Hopkins Hospital,
Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, the
University of São Paulo in Brazil e ILSbio, una
banca di tessuti.
Il nuovo test ha identificato la malattia sia ai
primi stadi che a quelli avanzati, sia
all'endometrio che alle ovaie. Non si hanno avuti
falsi positivi.
I ricercatori ora stanno
affinando i criteri di indagine del test in modo da
renderlo più sensibile e da limitare o escludere
eventuali false mutazioni che inficerebbero i
risultati.
Per saperne di più vedi la versione inglese di
questa notizia e
The Johns Hopkins Medicine
(MDN)
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