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E' certo il legame tra narcolessia e vaccino per l'influenza suina H1N1 (25/02/2013)

 

Ormai è scientificamente provata l'associazione tra un elevato rischio di narcolessia ed il vaccino Pandemrix utilizzato per prevenire l'influenza suina H1N1.

Il Professor Markku Partinen che ha dedicato 30 anni allo studio della narcolessia ed è Direttore della Clinica del sonno di Helsinki e Presidente del Consorzio NARPANord, spiega che all'inizio i risultati della sua ricerca erano stati ritenuti viziati, ma dopo essere stati replicati in altri paesi nordici, in Francia e nel Regno Unito sono ormai ritenuti validi e nessuno nega più l'associazione tra la narcolessia ed il vaccino.

La narcolessia è una malattia autoimmune che fa addormentare improvvisamente chi ne è affetto, lo fa entrare in fase di sonno REM e, spesso, provoca una caduta del tono muscolare.

Il Professor Partinen spiega che diversi studi nordici erano aperti alla possibilità che il vaccino Pandemrix causasse una malattia completamente nuova simile alla narcolessia, ma non è stato trovato alcun riscontro.
Uno studio comparativo che ha riguardato dei bambini narcolettici in Italia, dove il Pandemrix non era utilizzato, ha dimostrato il legame tra il vaccino e la narcolessia.
L'instaurarsi della patologia indotta dal vaccino può essere più aggressivo del solito. Secondo il Prof. Partinen i più colpiti sono stati i bambini, perchè la narcolessia si sviluppa, normalmente, nell'infanzia. Gli studi non hanno indicato questa associazione con altri vaccini contro l'influenza suina.

I sospetti sul legame tra il vaccino e la narcolessia sono sorti prima in Finlandia ed i Svezia e la spiegazione potrebbe essere statistica: essendo il vaccino più utilizzato nei paesi nordici anche gli effetti collaterali sono stati più numerosi. Sempre il Prof. Partinen aggiunge che non si può nemmeno escludere che il buio inverno nordico o altri fattori ambientali abbiano avuto un ruolo in tutto ciò. Sarebbe meglio approfondire.
E' anche vero che ci sono le conferme ottenute in Francia e nel Regno Unito.

Un'ultima osservazione del Prof. Partinen: le persone colpite da narcolessia avevano in comune una specifica variante, chiamata DQB1*0602, del gene HLA, ed è interessante notare che è la stessa variante che si trova in altre malattie autoimmuni, legata ad un maggiore rischio di sviluppare la sclerosi multipla, anche se per contro protegge dal diabete di tipo 1.

Per saperne di più
University of Helsinki

(MDN)


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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