I ricercatori dell’Università degli Studi di Milano
e della Swansea University (UK) hanno esplorato i
problemi legati alla dipendenza da Internet.
Pubblicato su Plos One lo studio riguarda gli
effetti dell’esposizione a Internet nel breve
periodo su giovani affetti da Internet dipendenza,
riscontrando una riduzione del tono dell’umore.

Lo studio, condotto da Roberto Truzoli e Michela
Romano presso l’Università di Milano e a da Phil
Reed e Lisa A. Osborne della Swansea University, ha
esaminato l'impatto immediato dell’esposizione a
Internet sugli stati psicologici e sull’umore di
persone dipendenti da Internet e su utenti di
Internet non dipendenti, con un’età media di 24
anni.
I 60 partecipanti hanno svolto test psicologici per
esplorare i livelli di dipendenza da Internet,
l’umore, l’ansia, la depressione, la schizotipia e i
tratti di autismo. I partecipanti, poi, hanno
utilizzato liberamente Internet per 15 minuti e
successivamente sono stati nuovamente valutati per
l'ansia e l'umore.
Un primo risultato: le persone dipendenti da
Internet hanno evidenziato una marcata riduzione del
tono dell’umore subito dopo aver smesso di
utilizzare Internet rispetto ai partecipanti non
dipendenti, rilevando un evidente impatto negativo
sull’umore.
L'impatto negativo immediato sull’umore delle
persone dipendenti può contribuire all'aumento
dell’uso di Internet da parte di questi individui
che cercano di modificare il loro umore impegnandosi
ulteriormente nell'utilizzo di Internet, rafforzando
così la spirale di dipendenza. Questo fenomeno
suggerisce un possibile meccanismo di mantenimento
del comportamento di dipendenza da Internet.
“Il principale dato nuovo del nostro studio è
l’evidenziazione di cosa succede all’umore di coloro
che sono dipendenti appena smettono di navigare,
commenta il Dott. Roberto Truzoli, psicologo clinico
del Centro Trattamento Disturbi Depressivi
dell’Unità Operativa Psichiatria II (Direttore
Prof.ssa Gabriella Ba), Dipartimento di Scienze
Biomediche e Cliniche “L. Sacco” - Università degli
Studi di Milano.
“C’è evidenza - aggiunge il Prof. Phil Reed - che in
rete ci sono alcune brutte sorprese in agguato per
il benessere delle persone”.
In secondo luogo si è osservato che la dipendenza da
Internet può essere associata con depressione
pregressa, anticonformismo impulsivo e tratti di
autismo.
“Si conferma che le persone con pregressi disturbi
dell’umore e d’ansia possono essere a rischio di uso
eccessivo di Internet. La rilevazione di tratti
autistici però è una evidenza nuova, potenzialmente
interessante, ma le ragioni di questa associazione
sono attualmente poco chiare e richiederanno nuove
ricerche” commenta il Dott. Roberto Truzoli.
Per saperne di più
Romano M, Osborne LA, Truzoli R, Reed P (2013)
Differential Psychological Impact of Internet
Exposure on Internet Addicts.
PLoS ONE 8(2): e55162. doi:10.1371/journal.pone.0055162
http://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0055162
(MDN)
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