Rosalia
De Souza
L'intervista
Ha l'eleganza flessuosa di un'attrice della Dolce vita e una voce che, a detta del produttore, il noto dj Nicola Conte, <è velluto che non ha crepe né punte, picchi o cadute, è una brezza, un soffio di vento>. Provare per credere.
Rosalia De Souza, voce eccellente del nuovo jazz, presenta il bellissimo album d'esordio 'Garota moderna' (Schema Records). Partita anni fa da Rio de Janeiro, distretto di Nilopolis, Rosalia oggi vive a Roma omaggiando la bossa nova. Autrice di alcuni pezzi dell'album, scritti con Nicola Conte, Rosalia esalta in questo lavoro le potenzialità della sua voce e la naturalezza con cui suoni e melodie anni Sessanta sono ricondotti nella contemporaneità.
Questo album riflette un'atmosfera a sé, come se non si potesse datare. Da cosa dipende?
Penso che questo album abbia raggiunto uno status di 'senza tempo', anche se abbiamo fatto una lunga ricerca sui suoni anni Sessanta, e il riferimento è chiaro. I brani originali sono pura bossa nova. E' forse per un senso di nostalgia, di notti tristi ma anche di speranza, tutti sentimenti tipici dei sudamericani. È senza tempo perché quando lo ascolti non 'sa di vecchio'; forse anche perché è stato utilizzato una percentuale di elettronica per avvicinare la cultura giovane e trovare un modo più nuovo di ascoltare la musica brasiliana.
L'amore è al centro del disco
Queste canzoni cantano la vita, e non solo la mia. Non mi stancherò mai di parlare d'amore. Sembra un pozzo senza fondo. Per questo sono felice di aver cantato 'Canto de
Ossanha', di Powell e Moraes: parla di quante volte l'amore bussa alla nostra porta, dall'adolescenza in poi.. e quante volte ne restiamo abbagliati.
Cosa ha apprezzato di più in Nicola Conte che ha sostenuto il suo progetto?
Da un po' di tempo ammiravo Nicola e pensavo che per poter crescere l'unica persona con cui lavorare era lui. Quando l'ho conosciuto mi ha colpito il suo amore per la musica brasiliana, la capacità di capire la sensibilità di certi artisti; vedo in lui una parte realistica, con i piedi per terra, mentre io sono più sognante. Anche se Nicola è romantico nel suo modo di essere. Credo che Nicola sia riuscito a catturare nelle note quello che io volevo dire a parole.
'Garota moderna' è un disco circolare, quando finisce viene voglia di ripartire, come se non ci fossero stacchi
'Credo che sia dovuto al fatto che l'album nasce da una idea, non è stato costruito per blocchi né dopo averci pensato troppo. In più non ci sono stati scarti di brani, prima composti e poi eliminati. E' stato composto d'un fiato, con piccole variazioni rispetto all'originale.
'Adriana' è un brano cui dice di sentirsi legata. Perché?
E' un pezzo bellissimo, che parla di bambini e che spesso si canta come ninna nanna. La vorrei cantare per ogni figlio che nasce. Ma sono legata anche a splendide canzoni dell'album che hanno i testi di Vinicius de Moraes o di altri autori brasiliani, fanno tutti parte della mia vita.
Dal punto di vista dell'ispirazione, Roma aiuta nel lavoro di artista?
A Roma sto molto bene, anche se è più in auge la cultura 'discotecara'! E' vero però che alcune possibilità per esprimersi ci sono, specie nei jazz club che ancora mantengono un certo stile. Mi esibisco spesso al Supper Club, dove canto in gruppo e anche per voce sola, accompagnata dalla chitarra. Roma comunque mi ispira molto, è il luogo dove sono riuscita a scrivere diverse canzoni. Scrivo molto, amo raccontare le esperienze di ogni giorno, gli incontri, i momenti di felicità.
'Come definiresti il tuo approccio al jazz?
Amo il jazz puro ma per la mia indole cerco sempre nuove strade, modulando ogni volta la mia voce. Sono molto incuriosita dalle sperimentazioni, tanto che lavoro su diversi progetti con vari musicisti e
dj. Certo, il lavoro con Nicola Conte ha un approccio da purista: i musicisti del gruppo sono jazzisti, anche se gli arrangiamenti riflettono il gusto contemporaneo.
Quali elementi di fascino, che viene dal passato, rendono questo album così attuale?
Amo
quell'atteggiamento romantico verso la musica, tipica degli anni Sessanta. In più sono appassionata di
quell'epoca, ho trovato una coincidenza di interessi, tra me e Conte, per il gusto e l'eleganza di quegli anni. Tutto era molto naturale e nel Dna delle persone: dall'abbigliamento, alla musica, all'arredamento. Si tratta di aspetti della vita che, nella loro essenza, sono senza tempo.
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