Nitin
Sawhney
"Prophesy"
(V2)
La
sua musica è in realtà una migrazione sonora da un continente
allaltro. Lo è sempre stato: esemplare il titolo di un album
di qualche anno fa, "Migration", ma anche "Beyond
skin" (99) sotto lapparenza di un sound fascinoso e
pieno di suggestioni, raccontava in realtà la sofferenza di
vivere sradicati, specie se il paese dorigine, lIndia, è un
paese che ha vissuto la dominazione coloniale. <Dalloppressione
nasce lespressione>, è solito dire Nitin Sawhney, mente
brillante e creativa dellattuale scena inglese. Indiano di
seconda generazione a Londra, ha vissuto lintegrazione della
sua famiglia, arrivata a fine anni Sessanta dallex colonia
della Regina, in un momento di difficile convivenza tra le etnie.
Ricercatore di suoni e maestro nel miscelarli, il
multi-strumentista cresciuto a eggs&bacon e fish&chips,
non ha mai staccato
il cordone ombelicale che lo lega alla sua terra.
E la sua musica, dalla critica britannica,
è stata definita chips&soul, a indicare che, ormai, Sawhney è stato
adottato senza riserve.
Il
2001 per Sawhney è lanno di "Prophesy", dove Oriente
e tecnologia si sposano per raccontare emozioni che uniscono i
popoli.
<La
mia musica è riflesso di quanto ho vissuto spiega lartista
che oggi è considerato tra i più innovativi della scena europea
. I suoni che si sciolgono nelle melodie di oriente e
occidente sono un messaggio di unione e di pace>.
La
sua espressione artistica è frutto di un sincretismo tra le
tradizioni musicali: melodie indiane, lenergia degli strumenti
tradizionali come le tablas, jazz, soul e perfino flamenco,
<perché le basi ritmiche della musica tradizionale indiana e
di quella spagnola sono le stesse>.
In
"Prophesy" il viaggio di Nitin Sawhney è accaduto
realmente attraverso i continenti, un viaggio iniziatico allespressione
artistica. <E stata una ricerca musicale ma soprattutto
spirituale racconta attraverso il mondo che cerca una
crescita. E proprio dove larretratezza sembra di casa, come tra
gli aborigeni dAustralia, ho in realtà trovato il vero
sviluppo spirituale delluomo, in perfetta empatia con la
Natura>.
Dallincontro
con i nativi dAmerica e con i bambini di Soweto questi
ultimi cantano in coro in Footsteps - con sciamani e
musicisti di ogni paese, Sawhney ha poi realizzato un disco che
sfonda le barriere culturali e trova i comuni denominatori. Cè
la voce di Nelson Mandela - <Siamo liberi di essere liberi>
- nellemozionante "Breathing Light", un inno alla
pace e alla libertà; e risaltano le collaborazioni con i cantanti
di origine nordafricana Natasha Atlas e Cheb Mami, la vocalist
brasiliana Nina Rocha Miranda, il timbro soul di Terry Callier e
il virtuoso di chitarra flamenco José Miguel Carmona.
La
copertina dellalbum, che ritrae Sawney in cammino su un
sentiero di un parco, racchiude i segreti di "Prophesy".
<La
foto non chiarisce in che direzione sto camminando. Non lo so
nemmeno io: è un simbolo delle incertezze sul presente e sul
futuro. Io non ho soluzioni, ma solo mille domande>.
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