My Best Life: un aiuto per vivere meglio

SALUTE

DEPRESSIONE

SESSUALITA'

CAPIRSI

GOLA

AMBIENTE

MUSICA

RIDERE

Interviste:

A

Alice

Alice(2)

Vincente Amigo

Ani Di Franco

Tori Amos

Laurie Anderson

Nicola Arigliano
"Go Man"

Richard Ashcroft

Natasha Atlas

Awahoshi

B

Badmarsh & Shri

Erykah Badu

Baixinho

Franco Battiato

Beth Orton

Björk

Mary J.Blige

Brian Eno e
J. Peter Schwalm

Carlinhos Brown

Jackson Browne

Françoiz Breut

David Byrne

Bjork

C

John Cale

Vinicius Cantuaria

Vinicio Capossela

Luzmila Carpio

Jamie Catto e
Duncan Bridgeman

Cecilia Chailly

Claude Challe

Manu Chao

The Chieftains

Leonard Cohen

Shawn Colvin

Carmen Consoli

Carmen Consoli2

Cornershop

Elvis Costello con
Burt Bacharah

Cranberries

Sheryl Crow

D

Cristiano De Andrè

Sussan Deyhim

Rosalia De Souza

Maria Pia De Vito

Dido

Patrizia Di Malta

Tanya Donelly

E

Elio e le
Storie Tese

Elisa

Enya:
"a day without rain"

Enya

F

Faithless

Giovanni Lindo
Ferretti

The Folk Implosion

Michael Franti

Freak Antoni

G

Gabin

Peter Gabriel

Max Gazzè

Goldfrapp

Gotan Project

David Gray

Macy Gray

H

Christoph Haas

Gemma Hayes

Kristin Hersh

Kristin Hersh &
Throwing Muses

Hooverphonic

J

Jewel

Norah Jones

Jovanotti

K

Kayah & Bregovic

Koop

Diana Krall

L

Le vibrazioni

Yungchen Lhamo

Donal Lunny

Arto Lyndsay

M

Madredeus

Mariza"Fado curvo"

John Mayer

Loreena McKennitt

John McLaughlin
e Zakir Hussain

Pat Metheny

Stephan Micus
Desert poems

Stephan Micus

Moby

Sarah Jane Morris

Alanis Morissette

N

Sainkho Namtchylhak

Gianna Nannini

Neffa

Negrita

Noa

O

Orishas

 

R

Susheela Raman

Massimo Ranieri

Res

Laurence Revey

Rosana

Roy Paci 

Roy Paci & Aretuska

Antonella Ruggiero

S

Nitin Sawhney
"Human"

Nitin Sawhney

Ryuichi Sakamoto
"Gohatto"

Scott4

Sergent Garcia

Shivaree

Shri

Simple Minds

Si*Sè

Jimmy Scott

Joe Strummer

Subsonica

T

Rachid Taha
Rokia Traoré:
l'intervista e 
il Concerto

Rokia Traoré:
"Bomwboi"

V

Susanne Vega

Moreno Veloso

Viniciuis Cantuaria

Andreas
Vollenweider

W

Lena Willemark
e Ale Möller

Y

Pete Yorn

Youssou N'Dour

Z

Joe Zawinul

Hector Zazou

 

Flashback:

Blue Note

Musica dei Cieli

Rap

Battiato: intervista

Dick Hebdige

Fabrizio De Andrè

João Gilberto:
The legendary J.G.

Philip Glass

Nino Rota

The fabulous sixties

La Musica New Age

Links

Cerca nel sito

Ambiente, inquinamento, energia e bio architettura

 

Musica per l'anima

a cura di Roberto Gatti

 

Stephan Micus
The Garden of Mirrors

Speciale: intervista
Torna alla Recensione

vai all'intervista successiva
vai alla recensione di "Towards the Wind"

 

Per entrare a pieno titolo nel mondo musicale di Stephan Micus occorre essere simili a lui: molto curiosi, molto aperti, molto disponibili al viaggio, sia fisico che mentale. E poi non guasta aver soppesato a puntino le parole del grande Don Cherry: il quale sempre ripeteva che per suonare uno strumento appartenente a un’altra cultura occorre dapprima approfondirne la tradizione, e poi ricercare sullo stesso un approccio squisitamente personale. Ma, una volta fatto questo, nulla più si frappone all’ingresso nel magma di suoni fatati, distillati, quasi incantati, che questo quaranticinquenne tedesco di Stoccarda insegue - ormai da più di vent’anni, e sempre per la stessa etichetta: la prestigiosa Ecm di Monaco di Baviera - con un rigore e una tenacia che sono parenti prossime della perfezione.

E’ un autentico "eremita della musica", Stephan Micus. Compone da solo, registra da solo, suona da solo un’infinità di strumenti: che spaziano dallo "sho" (l’organo a bocca giapponese) al "ki un ki" (lo strumento a vento utilizzato dalla tribù siberiana degli Udegeys), dal "bodhran" (il tamburo sciamanico irlandese) al "bolombatto" (l’arpa a lamelle dell’Africa occidentale), tanto per citarne alcuni. E sempre da solo, ovviamente, incide tutte le voci che compaiono nei suoi dischi: utilizzando le modernissime tecniche di registrazione a più piste per realizzare armonizzazioni che possiedono, intatto, il profumo della magia. Una magia che traspare anche dal suo volto, disteso e meravigliosamente pacificato, e dalle parole quiete e distese che ci concede il pomeriggio di un qualunque sabato di novembre, nella saletta di un albergo milanese a due passi da Brera. Mancano solo poche ore all’indimenticabile concerto che terrà al Nuovo Piccolo Teatro, nell’ambito della rassegna "Multikulti", e lui le trascorre dialogando e sorseggiando the. Rigorosamente verde.Naturalmente giapponese.

Signor Micus, come mai ha deciso di abbandonare il suo paese natale?
"E’ molto semplice. La Germania è un paese troppo moderno per i miei gusti, e poi il clima è molto duro... e la gente anche. Vivevo nella campagna bavarese, a due passi dalle Alpi, e devo ammettere che il luogo era veramente fantastico: perché io amo di tutto cuore la montagna. Ma amo ancor di più il sole, e lì ce n’era talmente poco... Così, tre anni fa, ho fatto i bagagli, e mi sono trasferito a Maiorca".

E’ stata una scelta di vita, la sua...
"Certo, la ricerca del sole è stata determinante. Ma è stata anche una scelta molto pragmatica, perché Maiorca possiede uno degli aeroporti più attrezzati d’Europa, dal quale è sempre possibile partire in ogni momento del giorno, 365 giorni all’anno. Se volessimo sintetizzare il tutto in una specie di equazione, potremmo scrivere: Sole + Campagna + Aeroporto = Paradiso. Ecco che cos’è, per me, Maiorca!".

Mi par di capire che lei ha cominciato a viaggiare molto presto...
"Nell’estate del 1969, a sedic’anni compiuti da poco (sono nato il 19 gennaio 1953). La meta era il Marocco, che a quei tempi era un luogo completamente diverso da quello che conosciamo ora: un incanto, niente di più e niente di meno, che ha esercitato un’influenza fortissima sulla mia visione del mondo. Ma il viaggio che mi ha influenzato ancora di più è stato quello che ho compiuto un paio d’anni più tardi, in India. Lì ho infatti comprato i miei primi dischi, dell’allora quasi sconosciuto (almeno in Europa) Ravi Shankar. Lì ho cominciato a studiare la musica e gli strumenti della tradizione indiana: sitar, sarangi e tambura innanzi tutto. E lì ho imparato che per comprendere davvero la musica di un altro paese bisogna viverci a lungo, condividerne in profondità le abitudini, i vestiti e i cibi.Che è poi quel che già dicevano, secoli fa, i Nativi americani: se vuoi conoscere il tuo simile, cammina per un mese nei suoi mocassini...".

Anche il Giappone, a quanto pare, ha esercitato su di lei un’influenza formidabile...
"E’ vero, ed è una cosa che non riesco assolutamente a spiegarmi. Perché sento distintamente che questa fascinazione non proviene dalla mente, ma direttamente dal cuore. E la faccenda, da questo particolarissimo punto di vista, si muove perfettamente in parallelo con il mio modo di fare musica...".

Si spieghi meglio, per favore.
"Lo farei volentieri, se solo lo sapessi: ma il fatto è che non lo capisco neppure io! Sta di fatto che mi metto lì, rilassato e tranquillo, e dentro di me avverto soltanto una specie di "bolla": un’idea iniziale, per dirla in termini razionali. Ma il fatto è che non c’è nulla di razionale in tutto questo, l’intero processo promana dall’inconscio: non appena sono riuscito a creare una sorta di "vuoto" dentro di me. A quel punto la "bolla" comincia a crescere, a espandersi, fino a raggiungere una forma quasi compiuta: che io registro immediatamente su nastro. Poi riascolto il tutto, affino, limo, scelgo gli strumenti più adatti e le "frasi" più significative. E allora capisco che sono quasi giunto alla fine del mio lavoro...".

E’ molto interessante tutto questo, perché mette in luce il nocciolo essenziale della sua musica: quel suo essere, o quasi, una "meditazione zen", seppur costruita con strumenti assolutamente particolari...
"Può essere che sia così, anche se - ancora una volta - io non ne sono assolutamente consapevole. Nel mio caso personale, l’unico aspetto certo è che la musica può risultare buona soltanto se io, componendola, riesco a posizionarmi "altrove". Se cioè riesco a diventare "un altro da me", che scrive-compone-canta a totale insaputa dello Stephan Micus in carne e ossa. Curioso, vero?".

Sì e no. E’ uno dei principi basilari del "channelling", tutto questo...
"E’ vero! Anche se devo ammettere in tutta onestà che, finora, il "channelling" è una tecnica che non ho mai praticato".

Se dobbiamo dar retta ai risultati, è molto probabile che lo possieda dalla nascita, quasi alla stregua di un "patrimonio genetico". Anche perché non è un mistero per nessuno che lei lavora sempre da solo...
"E’ vero, ma sul mio solipsismo vorrei chiarire - molto razionalmente, questa volta - alcuni punti fermi.Il primo è che fin da bambino ho sempre preferito fare le cose da solo, e questo incide ancora parecchio sul mio modo di essere. Il secondo risale ai tempi in cui ho iniziato a suonare, quasi una trentina d’anni fa: allora imperversava una sorta di omologazione totale, e a me non interessava proprio confrontarmi con gente che suonava sempre allo stesso modo. Il terzo ha a che fare con la mia predilezione per la campagna: e ammetterà che è alquanto difficile formare una band, nelle lande remote della Ruhr. Il quarto riguarda invece i miei talenti: che, grazie a Dio, sono molteplici e sfaccettati. E allora perché mai dovrei mettermi in gruppo, quando riesco - da solo - a suonare un’infinità di strumenti?".

Domanda più che legittima. E allora ci permetta di rivolgergliene un’altra, quella finale: la vedremo mai alle prese con altri artisti?
"Forse sì. Proprio di questi tempi, infatti, sto intensificando i contatti con due musicisti che apprezzo moltissimo: il percussionista Pierre Favre e il "bandoneonista" Dino Saluzzi. Se son rose...".

  Di Roberto Gatti

English text

email: info@mybestlife.com


Home di mybestlife.com - Salute - Sessualità - Gola - Depressione - I consigli del nonno - Musica - Grafologia - Ambiente - Per saperne di più - Viaggi: tutto in una pagina - Meteo - Ridere - Mix

Cerca nel sito

Chi siamo e come contattarci

Copyright © 1998/2018 mybestlife.com tutti i diritti sono riservati eccetto quelli già di altri proprietari.

Recensioni:

A

“Eros & Ares”
L'ottava raccotlta
di musica di
10 Corso Como

a musica di
10 Corso Como

La musica di
10 Corso Como 2

AA.VV.
"Verve Remixed"

Damon Albarn

Alice
"Viaggio in Italia"

Tori Amos:
Scarlet's walk

Tori Amos:
Strange little girls

Tori Amos:
concerto di Milano

Amparanoia
"Somos viento"

Laurie Anderson

Laurie Anderson
"Life on a String"

Ani Di Franco

Anjali
“The World
of Lady A”

Nicola Arigliano
il concerto di Milano

Nicola Arigliano
Nu ritratto

Richard Ashcroft

  Natacha Atlas

Natasha Atlas (2)

René Aubry
Plaisirs d'amour

B

Susana Baca
espirituvivo

Susana Baca
il concerto di Milano

Susana Baca
Eco de sombras

Badmarsh & Shri

Erikah Badu
"Worldwide
Underground"

Erikah Badu
"Mama's Gun"

Baixinho

Banda Ionica
"Matri mia"

Orchestra Baobab
 "Specialist in
all styles"

Orchestra Baobab

Battiato

David Bowie
"Heathen"

Goran Bregovic
"Tales and songs
from weddings
and funerals"

Jackson Browne

David Byrne
Look into the eyeball

Bjork

Carlinhos Brown

Françoiz Breut

C

Café del mar

John Cale
"HoboSapiens"

Vincius Cantuaria
"
Tucuma"

Vincius Cantuaria
"Vinicius"

Vincius Cantuaria
conerto "Festate"

Vinicio Capossela

Vinicio Capossela
"L'indispensabile"

Johnny Cash

Cecilia Chailly

Claude Challe

Manu Chao

   The Chieftains

Coldplay

John Coltrane

Shawn Colvin

Compay Segundo

Carmen Consoli

Carmen Consoli
L'eccezione

Paolo Conte
"Reveries"

Stewart Copeland

Cornershop

Cranberries

Sheryl Crow

D

Dadawa

Cristiano De Andrè

Francesco
De Gregori
Fuoco amico

Francesco
De Gregori e
Giovanna Marini

Rosalia De Souza

Maria Pia De Vito

Dido "Life for rent"

Patrizia Di Malta

Tanya Donelly

Ani Choying Drolma

E

Ludovico Einaudi
"I Giorni"

Elio e le
Storie Tese

Elio e le
Storie Tese

Brian Eno"
Drawn from life"

Enya
"a day without rain"

Cesaria Evora

F

Faithless

Marianne Faithfull
"Kissin' Time"

Marianne Faithfull

Ibrahim Ferrer"
Buenos Hermanos"

Giovanni Lindo
Ferretti

Bryan Ferry
"As time goes by"

Bryan Ferry
"Frantic"

The Folk Implosion

Michael Franti

G

Gabin

Peter Gabriel "UP"

Peter Gabriel

Richard Galliano
"Piazzolla forever"

Jan Garbarek

Djivan Gasparian
e Michael Brook

João Gilberto
Il concerto di MIlano

João Gilberto
Voz e violao

Goldfrapp
"Back Cherry"

Gotan Project

David Gray

Macy Gray

Henry Grimes

H

Taraf de Haïdouks

Gordon Haskell

Jon Hassel

Gemma Hayes

Kristin Hersh

Kristin Hersh &
Throwing Muses

Hooverphonic

Hooverphonic
Il concerto di Milano

J

Jewel

Joe Jackson 
"Night and Day II")

Enzo Jannacci

Keith Jarrett

Norah Jones

Jovanotti

K

Khaled

Ustad Nishat Khan

Angélique Kidjo

King Crimson

Koop

Diana Krall

I

Idir

Irlanda:
l'isola dei canti

L

Lamb

Lamb
"What Sound"

Daniel Lanois
"Shine"

Bill Laswell
Les Nubians
"One step..."

Les Nubians

Lettere celesti
compilation

Arto Lindsay
"Invoke"

M

Madredeus

Madredeus
"Antologia"

Malia

Mariza"Fado curvo"

Mau Mau

John Mayer

Pat Metheny

Stephan Micus

Stephan Micus
"Towards tha Wind"

Joni Mitchell

Joni Mitchell
"Travelogue"

Moby

Marisa Monte

Natalie Merchant

Sarah Jane Morris
"Love and pain"

Sarah Jane Morris

Alanis Morissette

Roberto Murolo

N

Sainkho Namtchylak
"stepmother city"

Gianna Nannini
Aria

Neffa

Negrita

Noir Désir

Noa

Noa "Now"

Michael Nyman
"Sangam"

Michael Nyman

O

Orishas

Beth Orton

P

Robert Plant

Prince

R

Susheela Raman
"Love trap"

Massimo Ranieri

Lou Reed
"The Raven"

Res

Laurence Revey

SA Robin Neko
"Soulways"

Amália Rodrigues

Rokia

Rosana

Roy Paci & Aretuska
"Tuttapposto"

Roy Paci & Aretuska
(golosi)

Antonella Ruggiero 1

Antonella Ruggiero 2

Rumi

S

Sade
lovers live

Sade
lovers rock

Sergio Secondiano
Sacchi

Morelembaum 2
Sakamoto "Casa"

Morelembaum
Sakamoto
Il concerto di Milano

Henry Salvador
"Chambre avec vue

Nitin Sawhney
"Human"

Nitin Sawhney

Scott4

Jimmy scott
 Over the rainbow

Jimmy Scott

Ravi Shankar

Talvin Singh "ha"

Simple Minds

Sergent Garcia

Paul Simon:
"You're The One"

Paul Simon
il concerto di MIlano

Bruce Springsteen
( di Roberto Gatti)

Bruce Springsteen
(di Francesca Mineo)

Si*Sè

David Sylvian
"Camphor"

David Sylvian 
"Everything and nothing"

David Sylvian 
recensione concerto

Joe Strummer

Subsonica

T

Rachid Taha

Luigi Tenco

Tom Waits
"Alice"
"Blood money"

Rokia Traoré:
"Bomwboi"

Tribalistas

Vassilis Tsabropoulos
"Akroasis"

V

Van de Sfroos
Perdonato
dalle lucertole

Caetano Veloso
Noites do norte

Caetano Veloso

Moreno Veloso

Anne Sofie von Otter
& Elvis Costello
For the Stars

W

Jah Wooble

Robert Wyatt

Y

Savina Yannatou

Pete Yorn

Youssou N'Dour

Z

Joe Zawinul

 

Flash:

Cantosospeso

Mickey Hart

Yungchen Lhamo

Paco Peña

Sainkho Namchylak

Sabri Brothers

Jah Wooble