La diagnosi dei tumori della pelle è spesso un’impresa perché l’interpretazione delle immagini delle biopsie non è univoca: spesso oncologi diversi arrivano a conclusioni diverse.
Con le nuove linee guida la percentuale di diagnosi corrett migliora, ma di poco.

La dottoressa Joann Elmore, professoressa associata alla University of Washington School of Medicine e professoressa alla David Geffen School of Medicine della University of California, UCLA, segue questo problema da anni ed ha appena pubblicato un nuovo articolo che valuta i progressi realizzati con le nuove linee guida per l’interpretazione delle immagini di possibili melanomi.

La Elmore ha iniziato ad occuparsi di questo problema quando lo ha vissuto sulla propria pelle, in senso stretto, ed è per questo che sottolinea le grande incertezza che caratterizza la medicina, anche se spesso sia il personale medico che i pazienti se ne dimenticano.

E prosegue: “Le ultime scoperte sottolineano l’esigenza di informare i pazienti della possibilità che la diagnosi non sia corretta.
Si deve trovare un modo migliore per diagnosticare sia le lesioni innocue che i melanomi.”

Il patologo esamina un’immagine di una fettina di tessuto e lo paragona con le linee guida pubblicate per definire cosa è cancro e cosa non lo è.

L’interpretazione del patologo è cruciale per ciò che il paziente vivrà da lì in avanti.

Se la lesione viene diagnosticata come benigna non seguiranno inerventi terapeutici.

Ma se è maligna seguiranno probabilmente un intervento ed altre terapie.

In alcuni casi l’interpretazione è abbastanza netta, senza molti dubbi, ma in altri spesso diversi patologi giungono a conclusioni diverse.

La dottoressa Elmore ha già pubblicato un articolo sull’argomento l’estate scorsa.

Nel nuovo articolo i ricercatori hanno descritto i risultati ottenuti utilizzando le vecchie linee guida e quelli ottenuti con quelle nuove per la diagnosi relativa a 4.300 interpretazioni di immagini, esaminate da 187 patolgi in numerosi stati.

Ne è risultato che i patologi con le nuove linee guida sono stati concordi nel 54% dei casi di melanoma invasivo allo stadio iniziale contro il 44% ottenuto utilizzando le vecchie linee guida.

Per i casi di melanoma in stadio avanzato le percentuali sono state rispettivamente del 78% e del 72%.

Lo studi definisce modesti i miglioramenti, anche se gli scienziati stanno cercano di migliorare l’efficacia dei mezzi diagnostici.

Nello studio del 2017 la Elmore ricordava che la mancanza di certezze diagnostiche rende sempre molto difficile il lavoro di chi deve esprimersi, che lo faccia con conoscenza ed impegno o meno.

Per saperne di più
Melanoma: studio esamina accuratezza e riproducibilità delle diagnosi (05/07/2017)
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In arrivo un nuovo strumento per diagnosticare i melanomi (19/08/2016)
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Per saperne di più
Oncology
Concordance and Reproducibility of Melanoma Staging According to the 7th vs 8th Edition of the AJCC Cancer Staging Manual
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the bmj
Pathologists’ diagnosis of invasive melanoma and melanocytic proliferations: observer accuracy and reproducibility study
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UW Medicine
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Marco Dal Negro
Antonio Turetta

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