I risultati dello screening neonatale esteso 2016 mostrano un forte aumento nel numero di bambini nati con problemi legati a deficit materno di vitamina B12 con il rischio di danni neurologici permanenti per il neonato.
La vitamina B12 è contenuta negli alimenti di origine animale, ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema nervoso centrale e il suo fabbisogno aumenta in gravidanza.
La carenza materna di vitamina B12 indica che la madre non ne ha assunta in quantità sufficiente con l’alimentazione.
Il diffondersi delle diete vegetariana e vegana ha sicuramente influito sugli incrementi di problemi rilevati cui hanno probabilmente contribuito anche il progressivo depauperamento delle quantità di nutrienti contenuti negli alimenti, sia industriali che non.
Interpellato telefonicamente il Dott. Giancarlo la Marca, responsabile del Laboratorio di Screening Neonatale, Biochimica Clinica e Farmacologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze, ha sottolineato la necessità di aiutare le future mamme ad informarsi e ad essere sempre più consapevoli dei bisogni propri e di quelli del nascituro, intervenendo, se necessario con adeguate supplementazioni.
Ecco qualche dato tratto dal Rapporto Tecnico sugli Screening Neonatali in Italia per l’anno 2016:
“…Di particolare rilievo il riscontro di 126 casi di Metilmalonico Aciduria secondaria a deficit materno di vitamina B12 (42 nello scorso anno).
Va sottolineato che, come emerso nella discussione assembleare del precedente Rapporto Tecnico, il dato è rilevante in termini di salute pubblica e di estremo interesse per possibili futuri piani di prevenzione primaria in quanto i neonati necessitano di trattamento, anche se transitorio, associato in molti casi a necessità di contestuale trattamento materno.”
Per saperne di più
SIMMESN – Società Italiana per lo studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale
Rapporto Tecnico 2016
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Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer
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Marco Dal Negro
