(Italiano – English)
Una volta in post-menopausa non ci si dovrebbe sottoporre a terapia ormonale solo per prevenire stati patologici cronici come problemi alle coronarie, demenza, ictus, fratture e cancro al seno, perché i rischi sono maggiori degli incerti benefici.
La terapia ormonale è stata a lungo prescritta, almeno fino alla pubblicazione dei risultati del corposo studio Women’s Health Initiative (WHI) che ha rivelato gli effetti avversi vissuti dalle donne in post-menopausa che si erano sottoposte a terapia ormonale in menopausa.
Per aggiornare le raccomandazioni emanate nel 2012 sull’uso della terapia ormonale sostitutiva in menopausa per la prevenzione primaria delle patologie croniche nella post-menopausa, la US Preventive Services Task Force (USPSTF) ha fatto una revisione dei benefici e dei pericoli valutando le eventuali variazioni nelle donne appartenenti a diversi sottogruppi o rispetto ai tempi di intervento dopo la manopausa.
La verifica non ha considerato la terapia ormonale fatta per prevenire o curare i sintomi della menopausa.
La USPSTF ha stabilito che dimensione sia dei benefici che dei rischi della terapia ormonale nella post-menopausa era da piccola a moderata.
Tuttavia la USPSTF ha concluso che una moderata certezza che, per la maggior parte delle donne con l’utero integro, l’uso combinato di estrogeni e di progestinici non produce chiari benefici ai fini della prevenzione primaria delle patologie croniche citate e che gli estrogeni da soli non mostrano un chiaro beneficio di prevenzione primaria per le donne sottoposte a isterectomia.
La USPSTF raccomanda quindi di non fare uso di combinazioni di estrogeni e progestinici come prevenzione primaria delle patologie croniche e di non usare estrogeni da soli nel caso di donne sottoposte a isterectomia.
Per saperne di più
US Preventive Services Task Force
Recommendation Statement
Hormone Therapy for the Primary Prevention of Chronic Conditions in Postmenopausal Women
Link…
Marco Dal Negro