Prostate Gray’s Anatomy

Secondo una ricerca presentata alla 2019 NCRI Cancer Conference, a livelli più alti di testosterone libero e di ormone della crescita IGF-I nel sangue corrisponde un rischio maggiore di sviluppare un tumore alla prostata.

Oltre all’età che avanza e la familiarità, i risultati di questo corposo studio realizzato su più di 200.000 uomini indicano un ulteriore elemento di rischio di cancro alla prostata.

La ricerca è stata condotta dalla dottoressa Ruth Travis, professoressa associata, e da Ellie Watts, ricercatrice, ambedue alla University of Oxford, UK.

Le ricercatrici hanno studiato 200.452 uomini che hanno partecipato al UK Biobank project.

Nessuno aveva il cancro all’inizio della partecipazione.

Sono stati prelevati campioni di sangue per le analisi dei livelli di testosterone e dell’ormone della crescita chiamato fattore di crescita simile all’insulina-I (IGF-I).

I ricercatori hanno considerato i livelli di testosterone libero, cioè in circolo ma non legato ad altre molecole, in modo da poterne valutare la possibile influenza sull’organismo.

In un secondo momento è stato fatto un secondo prelievo ad un sottogruppo di 9.000 partecipanti, in modo da valutare meglio eventuali fluttuazioni naturali nei livelli degli ormoni.

I partecipanti sono stati poi seguiti mediamente per 6-7 anni per controllare i casi di cancro alla prostata, che sono stati 5.412 con 296 decessi.

Gli studiosi hanno osservato che gli uomini con le concentraioni dei due ormoni più alte nel sangue avevano ricevuto più facilmente una diagnosi di tumore alla prostata.

Per ogni incremento di 5 nanomoli nella concentrazione di IGF-I per litro di sangue (5 nmol / L) si è avuto il 9% in più di probabilità di sviluppare il cancro alla prostata.
Per ogni aumento di 50 picomole di testosterone “libero” per litro di sangue (50 pmol / L) si avuto un aumento del 10% del rischio di cancro alla prostata.

Secondo i ricercatori traslando i risultati sull’intera popolazione, rispetto agli uomini con i livelli più bassi di IGF-I quelli con i livelli più alti hanno un rischio maggiore del 25%.

Gli uomini con i livelli più alti di testosterone libero corrono un rischio maggiore del 18% di cancro alla prostata rispetto a quelli con i livelli più bassi.

I ricercatori ipotizzano che, essendo i prelievi stati fatti anni prima dello sviluppo del cancro, siano gli alti livelli degli ormoni ad avere influenzato l’insorgere del cancro e non viceversa.

Vedi anche:
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(04/10/2000)
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Per saperne di più
NCRI
National Cancer Research Institute (UK)
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Marco Dal Negro
Antonio Turetta

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