Optical probe for skin cancer screening developed at UBC. Credit: UBC

Una nuova sonda laser compatta in grado di distinguere tra nevi innocui e melanomi in pochi secondi è quanto ha realizzato durante il dottorato di ricerca, come parte dei suoi studi in ingegneria biomedica presso l’Università della British Columbia lo studente Daniel Louie.

Secondo il ricercatore la nuova tecnologia è stata sviluppata utilizzando materiali economici, in modo che il prodotto finale fosse facile da costruire e da usare come mezzo per screening prelimnari del cancro della pelle.

Il tester lavora sul principio che quando passano attraversi dei corpi le onde luminose subiscono dei cambiamenti.

I ricercatori hanno puntato un laser nel tessuto cutaneo di pazienti volontari e hanno studiato come è cambiato il raggio di luce.

Dato che le cellule cancerose sono più dense, grandi e di forma più irregolare delle cellule normali, causano una particolare diffusione nelle onde luminose che attraversano.

I ricercatori hanno trovato un modo nuovo di interpretare in modo istantaneo questi modelli di cambiamento.

Dispositivi ottici a supporto del processo diagnostico non sono una novità, ma questo nuovo è in grado di estrarre dati senza richiedere costosi gruppi ottici o fotocamere offrendo risultati numerici di facile interpretazione come avviene con il termometro.

Nonostante i componenti del dispositivo costino complessivamente solo qualche centinaio di dollari, l’apparecchio non è stato progettato per il grande pubblico.

Tim Lee, che ha supervisionato il lavoro ed è professore associato di scienze della cute e dermatologia alla University of British Columbia nonché ricercatore senior sia alla UBC Cancer che al Vancouver Coastal Health Research Institute, spiega che un apparecchio per lo screening oncologico dovrebbe essere usato da professionisti, addestrati anche a gestire il dopo analisi.

Melanoma

 

Questo apparecchio dovrebbe perciò essere considerato un prezioso supporto ai normali mezzi di indagine diagnostica, senza pretendere di sostituirli.

Nello studio relativo all’apparecchio sono state esaminate 69 lesioni relative a 47 volontari del Vancouver General Hospital Skin Care Centre.

Il lavoro è un progetto congiunto di UBC, BC Cancer e VCHRI (Vancouver Coastal Health Research Institute).

Ora sarà necessario ottenere la certificazione canadese che permetterà di far testare l’apparecchio su di un numero molto maggiore di pazienti.

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Per saperne di più
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The University of British Columbia (UBC)
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Vancouver Coastal Health Research Institute VCHRI
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Marco Dal Negro
Antonio Turetta

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