Come cambiano abilità e frequenza nel mentire col passare degli anni? Prova a rispondere uno studio realizzato da ricercatori belgi, olandesi e nordamericani che ha analizzato i dati relativi a 1.005 persone di età tra i 6 ed i 77 anni.
Ai partecipanti sono stati controllati la frequenza delle menzogne e la rapidità di reazione nel produrle.
In linea con la curva tipica dei cambiamenti legati all’età nel controllo inibitorio i ricercatori hanno scoperto che le capacità di mentire sono migliorate durante l’infanzia (in accuratezza, non in rapidità), sono migliorate nell’età adulta (in accuratezza e rapidità), e sono peggiorate durante l’età adulta (in accuratezza e rapidità).
Allo stesso modo, la frequenza delle bugie è aumentata durante l’infanzia, con un picco nell’adolescenza e diminuita durante l’età adulta.
In sintesi, i ricercatori hanno osservato un’importante differenza legata all’età per quanto riguarda l’inganno, che, per i cambiamenti, segue la curva tipica dell’età relativa al controllo inibitorio.
Le implicazioni teoriche e pratiche sono state discusse guardando all’inganno da un punto di vista cognitivo.
I risultati di questo studio sono però in contrasto con l’esperienza diretta di molti di noi che hanno visto come i bambini bugiardi sono diventati vecchi bugiardi, mentre chi normalmente non mente lo fa per tutta la vita.
Un ulteriore approfondimento potrebbe aiutare a chiarire meglio la questione.
Per saperne di più
From junior to senior Pinocchio: A cross-sectional lifespan investigation of deception
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Marco Dal Negro
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