La melatonina peggiora l’asma, uno studio condotto da Kentaro Mizutalo della Tohoku University Graduate School of Dentistry lo ha dimostrato.
I pazienti asmatici soffrono di broncocostrizione, una condizione in cui i muscoli lisci dei bronchi si contraggono rendendo difficile la respirazione.
Per contrastare quest’azione molti pazienti assumono dei broncodilatatori, cioè farmaci che dilatano i bronchi.
La melatonina prescritta in molti casi per contrastare l’insonnia, gli effetti del jet lag o anche in caso di tumore, purtroppo favorisce anche la broncocostrizione, diminuisce l’effetto broncodilatatore favorendo la contrazione della muscolatura liscia delle vie aeree attivando il recettore MT2 della melatonina.
Per comprendere questo meccanismo il gruppo di ricerca della Tohoku University ha identificato l’espressione del recettore MT2 nella muscolatura liscia delle vie aeree umane.
L’asma notturno è caratterizzato da una maggiore reattività bronchiale durante la notte e più alte concentrazioni plasmatiche di melatonina.
Spesso, di notte, i sintomi nei pazienti asmatici peggiorano, tanto che il 50% dei decessi legati a questa patologia avviene proprio in questa fascia oraria.
I ricercatori hanno osservato che attivando il recettore MT2 con dosi più elevate di melatonina (o con l’agonista del recettore della melatonina ramelteon) la broncocostrizione viene sensibilmente potenziata.
Inoltre, la melatonina attenua gli effetti rilassanti dell’ampiamente utilizzato agonista broncodilatatore ß-adrenocettore.
Qui sotto alcuni link ad altri articoli relativi alla melatonina, seguiti dal rimando alla pagina della ricerca pubblicata sull’American Journal of Physiology Lung Cellular and Molecular Physiology.
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Per saperne di più
Melatonin MT2 receptor is expressed and potentiates contraction in human airway smooth muscle
American Journal of Physiology Lung Cellular and Molecular Physiology
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TOHOKU UNIVERSITY
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Marco Dal Negro
Antonio Turetta
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