Fegato

Scoperto un collegamento tra i batteri nell’intestino e la risposta immunitaria antitumorale nel fegato.

La composizione della flora batterica intestinale influenza molte patologie umane, compresi gli stati nfiammatori del fegato.

I batteri commensali dell’apparato digerente sono in grado di stimolare una risposta del sistema immunitario contro lo sviluppo del tumora al fegato nei topi.

Come vedremo più avanti lo studio ha lavorato anche sugli esseri umani.

Le specie del genere clostridium modificano gli acidi biliari per segnalare alle cellule endoteliali sinusoidali di produrre la chemochina CXCL16.

Questa arruola le cellule nkt (natural killer T) per la sorveglianza antitumorale nel fegato.

Sia la crescita del cancro primaria che quella metasticatica risulta ridotta dall’intervento delle cellule nkt.

Quanto scoperto è importante per la comprensione dei meccanismi che portano al cancro del fegato e per il relativo approccio terapeutico.

La ricerca è stata diretta da Tim Greten, M.D., del CCR (Center for Cancer Research) del National Cancer Institute (NCI).

Per verificare l’eventuale influenza della flora batterica intestinale sullo sviluppo del tumore nel fegato, il Dr. Greten ha svolto con il proprio gruppo una serie di esperimenti.

Utilizzando modelli di tumori differenti i ricercatori hanno scoperto che trattando i topi con dei cocktail di antibiotici ed eliminando in questo modo alcuni batteri è possibile modificare la composizione delle cellule immunitarie del fegato, interferendo con la crescita del tumore nel fegato.

I ricercatori hanno poi studiato le cellule immunitarie nel fegato per conprendere come e perché l’eliminazione di alcuni batteri dalla flora intestinale impediva la crescita.

Si è visto che il trattamento con gli antibiotici ha portato un incremento nel numero di un tipo di celulle immuitarie chiamate NKT nel fegato dei topi.

Ulteriori esperimenti hanno mdimostrato che la riduzione del tumore dipendeva dalle cellule NKT.

Poi i ricercatori hanno scoperto che l’accumulo delle cellule NKT nel fegato era dovuto all’incremento nell’espressione di una proteina chiamata CXCL16 sulle cellule che rivestono l’interno dei capillari nel fegato.

Il motivo di questo incremento è risultato essere nel controllo dell’espressione della proteina CXCL16 da parte degli acidi biliari.

I successivi studi hanno mostrato che trattando i topi con gli acidi biliari si modificava il numero di cellule NKT e quindi il numero di cellule tumorali nel fegato.

Gli acidi biliari si formano nel fegato per aiutare a scoporre i grassi durante la digestione.

Infine i iricercatori hanno trovato che una specie di batteri, Clostridium scindens, controlla i lmetabolismo degli acidibiliari nell’intestino dei topi, e quindi l’espressione della proteina CXCL16, l’accumulo di cellule NKT e la crescita del tumore nel fegato.

Nello stesso studio i ricercatori hanno trovato che gli acidi biliari controllano anche l’espressione della proteina CXCL16 nel fegato degli esseri umani, aprendo la possibilità di sfruttare quanto scoperto per nuove ipotesi terapeutiche.

Vedi anche:
Ciò che mangiamo influenza la flora batterica intestinale e quindi la salute
Link…

Per saperne di più
Gut microbiome-mediated bile acid metabolism regulates liver cancer via NKT cells.
Ma C, Han M, Heinrich B, et al.
Link…

Center for Cancer Research (CCR)
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National Cancer Institute (NCI)
Link…

U.S. National Institutes of Health
Link…

Marco Dal Negro
Antonio Turetta

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