(Italiano – English)
Gli squilibri nello sviluppo neurologico interessano soprattutto gli uomini mentre le patologie autoimmuni le donne: l’istituto di ricerca francese Inserm ha scoperto un meccanismo sottostante a queste differenze, il ruolo chiave delle cellule della microglia come interfaccia tra cervello ed ambiente circostante.

Le cellule della microglia (note per il loro ruolo nello sviluppo e nel funzionamento del cervello) nei topi maschio e femmina rispondono con modalità diverse alle variazioni della flora batterica intestinale.

Le cellule della microglia sono cellule immunitarie che rispondono agli eventi traumatici o ai segnali di infiammazione per proteggere il cervello, operando come sensori dei diversi segnali ambientali.

Oltre al ruolo di sentinelle immunitarie si è visto che le cellule della microglia regolano diversi passaggi nei collegamenti e nel funzionamento del cervello.

Di conseguenza, la disfunzione delle cellule della microglia è stata collegata con l’eziologia di diverse malattie neurodegenerative e con disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui la schizofrenia e con l’autismo.

Morgane Thion e Sonia Garel, ricercatrici dell’Inserm (Institut de biologie de l’Ecole Normale Supérieure – Inserm/CNRS/ENS Paris) e ricercatori del SIgN (Singapore Immunology Network, A*STAR) di Singapore, hanno seguito un approccio multidisciplinare con topi privi di germi, mancanti perciò della flora batterica, e topi adulti trattati con antibiotici che distruggono la flora intestinale.

Con una combinazione di analisi genomiche globali e studi istologici, i ricercatori hanno mostrato che le cellule della microglia sono profondamente influenzate dagli squilibri della flora batterica già nella fase prenatale.

L’impatto della flora batterica sulle cellule della microglia è risultato in funzione dell’identità sessuale e dell’età: i maschi ne risentivano nel periodo prenatale e le femmine nell’età adulta.

Questo sorprendente dimorfismo sessuale si riflette nel fatto che molti disturbi dello sviluppo neurologico hanno un’incidenza maggiore negli uomini, mentre le malattie autoimmuni sono più diffuse nelle donne.

Anche se i meccanismi e le conseguenze sottostanti devono ancora essere scoperti, questo studio rivela un ruolo chiave delle cellule della microglia nell’interfaccia cervello/ambiente e mostra che i maschi e le femmine hanno finestre temporali di suscettibilità distinte alle alterazioni microbiche.

Per gli autori, questi elementi dovrebbero essere sistematicamente considerati sia in fase preclinica che clinica.

Per saperne di più
Cell
Microbiome Influences Prenatal and Adult Microglia in a Sex-Specific Manner
Link…

Inserm -Institut national de la santé et de la recherche médicale
Link…

Marco Dal Negro

Recommend to friends
  • gplus
  • pinterest

About the Author

Nota bene: Nelle diverse lingue i contenuti possono cambiare anche nella sostanza