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Il bestiame è estremamente vulnerabile a zecche, acari e mosche
che possono trasmettere parassiti del sangue, causare ferite che si irritano e poi si infettano.
Per controllare questi insetti gli allevatori devono immergere il bestiame nei pesticidi, cosa non pratica e costosa per allevatori poveri con solo un piccolo numero di capi.
La soluzione potrebbe essere rappresentata da una pianta perenne, la Lippia javanica, molto diffusa in Sud Africa ed
utilizzata per alleviare i sintomi della febbre e,
da alcuni allevatori, come pesticida.
Un gruppo della University of Greenwich in collaborazione con la University of
Zimbabwe ha pestato e macerato nell'acqua foglie di Lippia, producendo un estratto che poteva essere spruzzato sul bestiame.
Sono state provate diverse concentrazioni per identificare il miglior modo di applicare l'estratto anche in relazione al livello di protezione fornito.
La ricerca è stata condotta da Phil Stevenson, docente di Plant Chemistry e dal Dr. Steven Belmain, Ecologo, dell'Agriculture, Health & Environment Department presso il Natural Resources Institute (NRI).
Il professor Phil Stevenson afferma che, usata nel corretto dosaggio, la Lippia javanica si è dimostrata efficace almeno quanto i pesticidi industriali normalmente utilizzati per questo scopo.
Le foglie dell'arbusto possono facilmente essere raccolte dagli abbondanti arbusti presenti naturalmente e anche facilmente coltivabili dai semi. Agli agricoltori non resta poi che preparare l'estratto, raffinarlo ed applicarlo.
Questa ricerca è parte del EU funded African Dryland Alliance for Pesticidal Plant Technologies (ADAPPT) project, condotto dal Natural Resources Institute (NRI) assieme con partners quali i Royal Botanic Gardens, Royal Botanic Gardens, Kew, organizzazioni non governative, istituti agrari, ministeri ed università di otto paesi Africani.
il progetto sta sviluppando la ricerca sull'uso delle piante, come alternative positive
per l'ambiente e più sicure dei pesticidi sintetici.
Sono esaminate tutte le parti delle piante, che richiedano agli allevatori solo conoscenze elementari, in modo da ridurre i danni ai campi, le perdite ai prodotti immagazzinati e le malattie e morti del bestiame.
Per saperne di più
University of Greenwich
(MDN)
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