Dal primo gennaio 2017 per il latte, anche per
quello usato come ingrediente nei prodotti
lattiero-caseari, diventa obbligatoria l'indicazione
di origine in etichetta, come è stato previsto per
un testo analogo in Francia.

L’indicazione di origine dovrà essere indicata in
etichetta con:
a) paese di mungitura: nome del paese nel quale è
stato munto il latte;
b) paese di condizionamento: nome della nazione
nella quale il latte è stato condizionato
c) paese di trasformazione: nome della nazione nella
quale il latte è stato trasformato.
La coldiretti ha presentato in anteprima al Forum
Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione
di Cernobbio le confezioni di latte, burro e
mozzarella con le nuove etichette per aiutare i
consumatori a scegliere.
Qualora il latte o il latte usato come ingrediente
nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto,
condizionato e trasformato nello stesso paese,
l’indicazione di origine può essere assolta con
l’utilizzo della seguente dicitura: 'origine del
latte: nome del paese'.
Se invece le operazioni indicate avvengono nei
territori di più paesi membri dell’Unione europea,
per indicare il luogo in cui ciascuna singola
operazione è stata effettuata possono essere
utilizzate le seguenti diciture:
'miscela di latte di Paesi UE' per l’operazione di mungitura,
'latte condizionato in Paesi UE ' per l’operazione di condizionamento,
'latte trasformato in Paesi UE' per l’operazione di trasformazione.
Infine se le operazioni avvengono nel territorio di
più paesi situati al di fuori dell’Unione Europea,
per indicare il luogo in cui ciascuna singola
operazione è stata effettuata possono essere
utilizzate le seguenti diciture:
'miscela di latte di Paesi non UE' per l’operazione
di mungitura,
'latte condizionato in Paesi non UE' per
l’operazione di condizionamento,
'latte trasformato in Paesi non UE' per l’operazione
di trasformazione.
'Con l’etichettatura di
origine si dice finalmente basta all’inganno del
falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga
conservazione su quattro venduti in Italia che sono
stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono
fatte con latte o addirittura cagliate provenienti
dall'estero, ma nessuno lo sa perché non è
obbligatorio riportarlo in etichetta', ha affermato
il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel
sottolineare che 'si tratta anche di un importante
segnale di cambiamento a livello comunitario sotto
la spinta dell’alleanza con la Francia che ha
adottato un analogo provvedimento'.
Per saperne di più
Coldiretti
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Marco Dal Negro
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