IAlterando la flora batterica intestinale ed
incrementando l'infiammazione gli emulsificanti
alimentari industriali, sui topi, hanno stimolato il
cancro al colon. La notizia è data dagli U.S.
National Institutes of Health ed è stata pubblicata
su Cancer Research il 7 novembre 2016.

Mice fed dietary
emulsifiers in their drinking water (top) showed
higher levels of intestinal cell death (green stain)
than mice given plain water (bottom).Chassaing lab,
Cancer Research.
L'importanza di mantenere in equilibrio la nostra
flora batterica è sempre più sottolineata dal mondo
scientifico: modificarne inutilmente la composizione
è non solo rischioso ma soprattutto sciocco perché
aumenta il rischio di incontrare diverse malattie
come il diabete di tipo 2, l'obesità e la sindrome
del colon irritabile, patologie che comportano nella
vita di tutti i giorni limiti, sgradevolezze e
pericoli normalmente sconosciuti prima di essere
vissuti.
Lo studio U.S.A. ha chiaramente dimostrato che
l'assunzione per 9 settimane da parte di topi, di
carboxymethylcellulose o di polysorbato-80 all'1% di
concentrazione, che corrisponde alla dose assunta
dalle persone che mangiano molti cibi lavorati
industrialmente, ha portato a a sviluppare una
debole infiammazione cronica intestinale ed ha
squilibrato il metabolismo del glucosio.
Maggiori dettagli sono presenti nella
pagina in inglese di questo articolo.
I ricercatori hanno rilevato anche una minore
diversità nella flora batterica intestinale ed un
maggiore livello di molecole infiammatorie.
Le cellule epiteliali intestinali dei topi
alimentati con gli emulsificanti avevano maggiori
livelli sia di cellule morte che maggiore
proliferazione.
Questa accelerazione del metabolismo cellulare è
nota per avere un ruolo nello sviluppo del cancro.
Dal sito dell'AIRC:
Cancro del colon-retto
Diffusione
Nei Paesi occidentali il cancro del colon-retto
rappresenta il secondo tumore maligno per incidenza
e mortalità , dopo quello della mammella nella donna
e il terzo dopo quello del polmone e della prostata
nell'uomo.
La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è
sempre più frequente a partire dai 60 anni,
raggiunge il picco massimo verso gli 80 anni e
colpisce in egual misura uomini e donne. In Italia,
si stima che questo tumore colpisca circa 40.000
donne e 70.000 uomini ogni anno. L'incidenza è in
aumento nella popolazione femminile per via delle
abitudini di vita sempre più uniformi tra i due
sessi.
Prevenzione
Se una persona sa di essere a rischio elevato perché
ha avuto parenti con questo tumore in uno o l'altro
dei rami familiari, è opportuno che adotti una dieta
con pochi grassi e poca carne e ricca di fibre,
vegetali e frutta.
Un esame poco praticato in Italia, ma molto
utile, è l'esplorazione rettale da parte del medico.
Andrebbe effettuata almeno una volta l'anno nel
corso di una normale visita dal medico di famiglia e
consentirebbe di individuare precocemente un buon
numero di tumori del retto.
La ricerca del sangue occulto nelle feci è in
grado di identificare il 25% circa dei cancri del
colon-retto. È raccomandata per tutti gli individui
tra i 50 e i 75 anni di età, con cadenza biennale.
Se viene associata a una colonscopia (ovvero a un
esame del colon con un apposito tubo flessibile),
effettuata ogni 10 anni dopo i 50 anni di età, è in
grado di individuare il 75% dei tumori.
Alcune società scientifiche, come l'American
Cancer Society, raccomandano di sottoporsi a tutte e
due le pratiche di screening appena compiuti i 50
anni, indipendentemente dalla presenza di una
familiarità per il tumore. Secondo altre società
scientifiche, la colonscopia dovrebbe essere un
esame di secondo livello (ovvero da farsi solo se la
ricerca del sangue occulto è positiva, oppure nelle
persone ad alto rischio per ragioni genetiche o di
familiarità).
Un'altra strategia di provata efficacia combina
la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due
anni con una rettosigmoidoscopia (un esame più
semplice della colonscopia) da farsi una sola volta
nella vita tra i 58 e i 60 anni.
È invece certo che tutti coloro che manifestano
sintomi intestinali compatibili con la diagnosi di
tumore del colon e coloro che hanno avuto un
familiare con queste patologie devono eseguire una
colonscopia completa. In questo caso l'esame viene
ripetuto più frequentemente, in genere ogni cinque
anni, mentre la ricerca del sangue occulto nelle
feci viene fatta ogni anno.
(Link...)
Per saperne di più
Cancer Research
Dietary emulsifier-induced low-grade inflammation
promotes colon carcinogenesis
Link...
U.S. National Institutes
of Health
Link...
Jama Surgery
Increasing Disparities in the Age-Related Incidences
of Colon and Rectal Cancers in the United States,
1975-2010
Link...
Marco Dal Negro
|