Mangiare lattuga è tre volte più dannoso per
l'ambiente che mangiare pancetta, ma anche
melanzane, cetrioli e sedano sono decisamente meno
ecosostenibili della carne di pollo e di maiale.
Possibile? Ma non ci hanno sempre detto che mangiare
una bistecca danneggiava il pianeta infinitamente di
più di un minestrone?
Certo, è vero anche questo, dipende dal punto di
vista, dal parametro che usiamo per misurare le
cose.

Se ragioniamo in termini di peso, probabilmente 1
chilo di carne danneggia il pianeta più di 1 chilo
di lattuga, ma se la misura è in calorie allora
tutto cambia e si ribalta.
A parità di calorie, infatti, i vegetali consumano
mediamente più acqua ed energia, producendo più gas
serra.
Lo dimostrano i ricercatori della Carnegie Mellon
University di Pittsburgh, in Pennsylvania, in due
studi che facilmente scateneranno animi e polemiche.
Il primo studio ha esaminato la catena di
alimentare, dalla produzione al consumo, per
misurare l'impatto ambientale di sovrappeso ed
obesità (2/3 della popolazione U.S.) sull'ambiente.
In particolare è stato considerato quante risorse
quali energia ed acqua utilizzate e gas serra
prodotti sono necessari per la crescita, la
trasformazione, il trasporto, la vendita, il
servizio, la conservazione casalinga e l'utilizzo
degli alimenti.
Molte delle verdure che normalmente mangiamo
richiedono decisamente più risorse per caloria
assunta di quanto pensiamo.
Gli scienziati, che si occupano di ingegneria civile
ed ambientale, politiche ed ingegneria pubbliche e
sociali, da una parte hanno confermato che
controllare il proprio peso mangiando meno calorie
ha un effetto positivo sull'ambiente, riduce di
circa il 9% l'energia e l'acqua utilizzate e le
emissioni di gas serra legate alla catena
alimentare.
Mangiare però i cosiddetti cibi più sani, un mix di
frutta, verdura, latticini e pesce, porta un aumento
dell'impatto ambientale in tutte e tre le categorie:
energia + 38%, utilizzo di acqua +10% ed emissioni
di gas serra + 6%.
E allora? Allora siamo tutti d'accordo, anche gli
scienziati di questi studi, che l'equilibrio è
sempre frutto di un compromesso tra la salute
individuale, quella del gruppo sociale e quella
dell'ambiente.
Perciò se non mangiamo troppo, mangiamo un po' di
tutto, cibi prodotti vicino a dove viviamo, ogni
alimento quando è stagione, probabilmente stiamo
meglio, ci godiamo di più la vita, in un ambiente
più sano e piacevole.
Per saperne di più
Environment Systems and Decisions
Michelle S. Tom , Paul S. Fischbeck, Chris T.
Hendrickson
Energy use, blue water footprint, and greenhouse gas
emissions for current food consumption patterns and
dietary recommendations in the US
Link...
Carnegie Mellon University
Weighing environmental impacts of obesity in U.S.
population
Link...
Carnegie Mellon University
Link...
Marco Dal Negro
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