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Aggiornamento al 13/03/2015 - Diciamo tutta la verità sui pesticidi nei cibi in Europa (29/05/2014)

Qualcuno si è preso la briga di vedere cosa succede al corpo umano quando si considera l'insieme di queste sostanze inquinanti, ed il risultato è che fanno male, sono dannose.

Già nel 2014 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) aveva cercato di rassicurare i consumatori sulla bassa presenza di pesticidi nei cibi citando singole percentuali, ma già allora erano disponibili studi molto seri che invitavano a considerare gli effetti causati dalla mistura di inquinanti. Non li avranno visti. Ma dopo quasi un anno forse avrebbero dovuto vederli dando cenno di aver registrato il problema dell'insieme degli pesticidi.
E quindi, perchè ancora oggi l'EFSA rilancia il rassicurante messaggio: "Più del 97% dei campioni di alimenti valutati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) contiene livelli di residui di pesticidi che rientrano nei limiti di legge, con poco meno del 55% dei campioni privo di tracce rilevabili di tali sostanze chimiche...Secondo le conclusioni dell’Autorità, è improbabile che la presenza di residui di pesticidi negli alimenti abbia un effetto a lungo termine sulla salute dei consumatori. Per quanto concerne l’esposizione a breve termine, il rischio per i cittadini europei esposti a livelli nocivi di residui attraverso la dieta è stato giudicato basso" (dal sito ufficiale EFSA)?

Aggiornamento precedente
L'EFSA ha indetto due giorni di incontri (EFSA Scientific Colloquium N°21) che si terranno a Edinburgh, UK.L'incontro avrà luogo l'11 ed il 12 settembre 2014, si occuperà dell'armonizzazione delle valutazioni di rischio per l'uomo e l'ambiente in seguito all'esposizione combinata a più sostanze chimiche. Possono partecipare fino ad un massimo di 120 esperti che affronteranno i problemi in oggetto. Tutti i dettagli alla pagina: http://www.efsa.europa.eu/en/events/event/140911.htm

Aggiornamento precedente
Oltre il 97% dei campioni testati nell’ambito dell’ultimo programma di monitoraggio della presenza di pesticidi negli alimenti in Europa contiene livelli di residui inferiori ai limiti ammessi, dichiara l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Quindi la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente sono salvaguardate.
Vero, forse, se le quantità di inquinanti vengono considerate singolarmente.

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Però qualcuno si è preso la briga di vedere cosa succede al corpo umano quando si considera l'insieme di queste sostanze inquinanti, ed il risultato cambia: fanno male, sono dannose.

I risultati dell'ultima ricerca in questa direzione, pubblicati sul numero di settembre 2013 del The FASEB Journal (The Journal of the Federation of American Sicieties for Experimental Biology), sostengono la necessità di ripensare il modo di valutare la definizione dei rischi quando si pensa che la popolazione umana è ampiamente esposta a bassi livelli di migliaia di composti chimici e che sarà necessario misurare e valutare l'impatto sulla salute di queste misture di inquinanti.
Brigitte Le Magueresse-Battistoni, ricercatrice del francese Institut national de la santé et de la recherche médicale (INSERM), ha partecipato allo studio e spiega che un inquinante può avere effetti diversi quando associato ad altri inquinanti. I dati dello studio permettono di comprendere meglio e di vedere da un nuovo punto di vista l'impatto che i contaminanti presenti nei cibi hanno sullo sviluppo delle malattie del metabolismo.
Questo studio supporta l'ipotesi che gli inquinanti possano contribuire alla crescente diffusione di malattie croniche come il diabete ed i disturbi del metabolismo.

Per saperne di più
Insieme livelli singolarmente sicuri di contaminanti diventano pericolosi

EFSA - Per il terzo anno consecutivo oltre il 97% dei residui di pesticidi al di sotto dei livelli ammessi

FASEB - Federation of American Societies for Experimental Biology

INSERM - Institut national de la santé et de la recherche médicale

PdP


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