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Sessualità

a cura di Marco Dal Negro

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Confermato: troppo macho, troppo testosterone (07/05/2013)

Certe reazioni eccessive da parte di maschi che si sentono messi in discussione nella loro mascolinità potrebbe essere legate alla quantità di testosterone nel sangue.


Uno studio realizzato da Robb Willer, un professore associato di sociologia alla Stanford University, ha trovato una conferma di quanto sospettato da molti: studiando la mascolinità da quando era studente, ha raccolto dati empirici sulle credenze diffuse riguardo alla mascolinità.

In una delle prime indagini, risalente al 2005, Robb Willer aveva trovato che i maschi la cui mascolinità veniva in qualche modo messa in dubbio reagivano con comportamenti che amplificavano i tratti maschili: erano più bellicosi, più favorevoli alla guerra, mostravano interesse al possesso di un SUV e manifestavano comportamenti che esageravano l'espressione della mascolinità.

Il nuovo studio mostra che i maschi con alti livelli di testosterone nel sangue si sentono minacciati prima degli altri e reagiscono maggiormente con comportamenti che mirano a compensare.

Willer descrive i risultati della sua ricerca nel articolo "Overdoing Gender: A Test of the Masculine Overcompensation Thesis" pubblicato sul American Journal of Sociology.

Lo studio è stato condotto su 54 studenti alla University of Iowa, che si sono sottoposti a dei questionari sulla propria identità di genere con domande riguardo alla propria grinta e ad altre caratteristiche tipicamente associate alla mascolinità ed alla femminilità.

A ciascuno è poi stato dato un riscontro presentato come valutazione delle risposte date, ma che invece era una distribuzione casuale di risposte precostituite.
Ad alcuni è stato detto che le risposte indicavano una maggiore dominante di tratti femminili. Ad altri una maggiore dominante mascolina.
Poi tutti sono stati sottoposti ad una altro questionario su temi vari, culturali e politici.

Parallelamente è stata raccolta la saliva di tutti, in diversi momenti dello studio, per misurarne il testosterone.

I risultati hanno mostrato che più alti erano i livelli di testosterone più forte era la reazione di compensazione, specie dopo aver comunicato che erano maggiori gli elementi comportamentali femminili.
I maschi con livelli bassi di testosterone non hanno mostrato reazioni davanti alle medesime provocazioni.
L'autore spiega che non è stata rilevata una maggiore aggressività in sé, ma solo nel caso in cui venisse messa in dubbio la mascolinità.

Willer spiega che i prossimi studi saranno indirizzati a valutare anche gli elementi culturali ed il contesto sociologico di appartenenza, cercando di verificare se la stessa teoria possa essere applicata in qualche modo anche alle donne.

Co-autori sono anche Christabel L. Rogalin della Purdue University, North Central, Bridget Conlon della California State University, Fresno, e Michael T. Wojnowicz della University of Washington.

For more information
http://www.stanford.edu/

Marco Dal Negro