I chimici della North Carolina State University hanno creato un composto in grado di moltiplicare per 16 l'efficacia degli antibiotici esistenti, nei confronti dei superbatteri resistenti alla maggior parte
antibiotici.
I superbatteri
che producono un enzima, il New Delhi metallo-β-lactamase (NDM-1)
sono praticamente impermeabili agli antibiotici perché NDM-1 impedisce a certi anitbiotici di legarsi con il proprio obbiettivo batterico.
Il fatto che NDM-1 si trovi in batteri gram-negativi come il Klebsiella pneumoniae, che causa polmonite, infezioni del tratto urinario ed altre comuni infezioni normalmente acquisite in ospedale è particolarmente preoccupante.
Come
potete vedere dai link sottostanti, le infezioni
ospedaliere sono un problema sempre più grave per
la difficoltà di cura ed ampio per la percentuale
dei pazienti coinvolti. Qualche mese fa anche Vasco
Rossi sembra sia incappato nel problema con
conseguenze importanti anche nel suo comportamento.
Spiega Roberta Worthington, research assistant professor di chimica alla
NC State: "per cominciare ci sono meno antibiotici disponibili per trattare le infezioni da batteri gram-negativi rispetto a quelle causate da batteri gram-positivi. I batteri gram-negativi con l'enzima NDM-1, effettivamente neutralizzano le poche armi di cui disponiamo rendendo particolarmente difficile, se non impossibile curarli con le esistenti terapie antibiotiche."
In passato il Dr. Christian Melander aveva trovato che un composto derivato da una classe di molecole note come 2-ammino imidazolo rendevano gli antibiotici esistenti più efficaci nei confronti di batteri antibiotico-resistenti come il ceppo di Staffilococco MRSA.
Così Melander, Worthington e i laureati Cynthia Bunders e Catherine Reed si sono messi al lavoro su di una varietà di composti che potessero mostrare la stessa capacità nei confronti dei batteri Gram-negativi.
In un articolo pubblicato su ACS Medicinal Chemistry Letters Worthington e Melander descrivono
un composto che, usato in associazione con l'antibiotico imipenem, incrementa l'efficacia contro il batterio Klebsiella pneumoniae di 16 volte.
La strada è aperta, ora bisogna continuare la ricerca in modo che i risultati arrivino fino agli ospedali.
La ricerca è stata finanziata dai National Institutes of Health e dalla Jimmy V Foundation. Il Department of Chemistry è parte del NC State’s College of Physical and Mathematical Sciences.
Per saperne di più
L'articolo
Small Molecule Suppression of Carbapenem Resistance in NDM-1 Producing Klebsiella pneumoniae
La North Carolina State University
(Marco
Dal Negro)
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