Al 243rd National Meeting & Exposition of the American Chemical Society (ACS) sono state presentate delle capsule che sostengono di purificare latte ed altre bevande dalla contaminazione da sostanze radioattive e da metalli pesanti tossici come piombo, cadmio e
radiostronzio.
Progettata per essere utilizzata in casi come il disastro del Giappone o di attentato terroristico, la capsula è derivata da tecnologie già in uso per estrarre uranio dagli oceani e
rimuovere uranio e metalli pesanti da acque fortemente contaminate.
La ricerca è stata effettuata da un gruppo di ricercatori coordinati da Allen Apblett, Ph.D. e si basa su nanoparticelle di ossidi
di metalli, cioè vari metalli combinati con ossigeno. Le nanoparticelle si legano con i contaminanti
togliendoli dalla soluzione. Possono assorbire tutti gli elementi chimici chiamati attinidi nella tavola periodica degli elementi, così come metalli radioattivi come lo stronzio, e poi il piombo, l'arsenico ed altri elementi non radioattivi.
Gli attinidi sono tutti metalli radioattivi e comprendono molte sostanze associate con le bombe come con gli impianti nucleari commerciali tipo quello
presente a Fukushima: comprendono plutonio, attinio, curio ed uranio.
L'idea è di produrre delle compresse simili nell'aspetto a delle medicine, da inserire nella confezione, per esempio, del latte, e da rimuovere una volta purificata la bevanda.
Gli studiosi hanno immaginato un uso che spazia dal latte ai succhi di frutta ed altri cibi e bevande.
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Per saperne di più
American Chemical Society
(MDN)
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