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Osteoartrite: nuovi mezzi per affrontarla prima (26/09/2011)

 

E' stato messo a punto un nuovo metodo per diagnosticare l'osteoartrite ad uno stadio precoce, e questo permetterà di ritardare di molti anni la progressione della malattia, e forse, di arrestarla completamente.

L'osteoartrite, malattie delle articolazioni, è una delle patologie croniche più diffuse ed una delle principali cause di disabilità nel mondo.

Spiega Carl Siversson, che ha discusso la sua tesi in Medical Radiation Physics alla Lund University in Svezia: "L'osteoartrite colpisce spesso il ginocchio e l'anca distruggendo la cartilagine. Normalmente la progressione della malattia richiede anni, con un crescente aumento del dolore che spesso porta alla disabilità."
Uno dei problemi con l'osteoartrite è rappresentato dalla possibilità di diagnosticare e seguire la malattia prima che questa diventi evidente, per cui è difficile cambiare il corso della malattia o ritardarne la progressione.

Alcuni anni fa, ricercatori della Lund University e della Harvard Medical School hanno sviluppato un metodo per misurare il grado di osteoartrite utlizzando l'apparecchio per la risonanza magnetica ad uno stadio molto precoce. Questo metodo è chiamato dGEMRIC (delayed gadolinium-enhanced MRI of cartilage).

Spiega sempre Carl Siversson: "Questo è stato un grande progresso, ma vi era il problema rappresentato dal fatto che la misurazione poteva essere fatta solo su di una parte limitata della cartilagine. Ora abbiamo migliorato la tecnica e possiamo studiare tutta la cartilagine dell'articolazione allo stesso tempo. Abbiamo raggiunto questo risultato risolvendo i problemi connessi alla correzione di tutte le irregolarità nelle immagini della risonanza magnetica."

Carl Siversson conclude spiegando che ora, la metodica, messa a punto, è stata verificata su persone sane e su individui con l'osteoartrite, ed i risultati mostrano che la malattia può essere seguita come prima non era possibile. Il lavoro prosegue in modo da rendere facile l'uso ai medici nella pratica quotidiana.
La speranza è che tutto ciò possa essere utile, in futuro, per lo sviluppo di nuovi farmaci. Carl Siversson, dopo aver completato il PhD, continuerà la sua ricerca alla Harvard Medical School in Boston, USA.

Per saperne di più
Lund University

La nuova metodica è descritta nella tesi di Carl Siversson:
"Three-dimensional T1 quantification techniques for assessment of cartilage quality using dGEMRIC".

(MDN)

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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