Un nuovo studio condotto da un ricercatore della NYU School of Medicine e pubblicato sull'International Journal of Obesity, mette in discussione l'idea che l'indicazione delle calorie dei cibi, posta sui menù dei ristoranti, possa influenzare le decisioni di adolescenti e genitori su cosa mangiare.
Gli adolescenti sembrano registrare le informazioni sulle calorie, ma reagendo in modo inferiore rispetto agli adulti.
Le conclusioni sembrano confermare uno studio precedente realizzato dal Dr. Brian Elbel, nel quale emergeva che indicare le calorie era ininfluente ai fini dell'acquisto.
Mediamente gli adolescenti acquistano 725 calorie ed i genitori ne acquistano, per i figli, 600.
La prima ragione di acquisto per gli adolescenti è il gusto, il sapore, mentre il prezzo pesa per il 50%.
Poco più di 1/4 afferma di limitare spesso o sempre la quantità di cibo mangiate nell'intento di controllare il peso.
La maggior parte, poi, sottostima la quantità di calorie assunte, con errori
che arrivano a 466 calorie.
Nonostante una buona parte dei genitori affermi di controllare la quantità di calorie da dare ai figli, l'introduzione dell'indicazione delle calorie sui menù di New York sembra non aver modificato le abitudini alimentari degli adolescenti.
Lo studio è stato condotto da Brian Elbel, Ph.D., MPH, Assistant Professor of Medicine and Health Policy alla NYU School of Medicine ed alla NYU Wagner School of Public Service. Hanno participato alla ricerca anche Rogan Kersh, Ph.D., NYU Wagner School of Public Service e Joyce Gyamfi, MA, Program Manager alla NYU School of Medicine.
Per saperne di più
NYU
School of Medicine
(Marco Dal Negro)
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