Gli umidificatori sono spesso utilizzati per alleviare i sintomi di patologie legate alla respirazione, per ripristinare, quando
carenti, i livelli corretti di umidità dell'aria che si respira.
L'americana Environmental Protection Agency non ha rilevato controindicazioni all'uso di questi apparecchi, tranne un caso di un bambino piccolo, con significativi danni ai polmoni, correlati con l'inalazione accidentale di polvere minerale dispersa, derivata dall'uso di un umidificatore ad ultrasuoni per uso casalingo.
Le conseguenze cliniche hanno compreso ipossia prolungata, tachipnea, e ritardo nella crescita.
La radiografia ha rivelato una polmonite ed i test di funzionalità polmonare hanno mostrato un lieve irreversibile difetto ostruttivo della ventilazione.
Data la persistenza dei sintomi, l'evoluzione dei problemi di crescita e la mancata risposta a brevi sedute di
glucocorticoidi sistemici, si è deciso di adottare un approccio più aggressivo rappresentato da alte dosi di terapia steroidea, che potrebbe rappresentare un potenziale approccio terapeutico per simili pazienti.
Questo caso solleva la questione della sicurezza di questo tipo di umidificatori,
ad altrasuoni, sollecitando sicuramente ulteriori approfondimenti.
Per saperne di più su autori e fonti:
Autori
Ameet S. Daftary, MBBS - Division of Pulmonary Medicine, Department of Pediatrics, University of Utah, Salt Lake City, Utah;
Robin R. Deterding, MD - Division of Pulmonary Medicine, Department of Pediatrics, University of Colorado Denver, Denver, Colorado
Fonte
http://pediatrics.aappublications.org/cgi/content/abstract/peds.2010-1312v1
(MDN)
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