Il prossimo
grande passo nella diagnosi delle malattie potrebbe essere rappresentato da minuscole particelle di ruggine, ossido di ferro, ricoperte del materiale di cui è fatta la sabbia, diossido di silicio.
Queste particelle magnetiche, di dimensione tra i 29 ed i 230 nanometri, possono essere usate per
catturare anticorpi presenti contro il papilloma virus HPV18, o contro il batterio intestinale Escherichia coli O157:H7.
Una volta catturati gli anticorpi, questi possono essere messi in contatto con campioni potenzialmente contaminati.
In presenza di particelle contaminate, alcune si legheranno agli anticorpi e potranno essere rilevate dai test convenzionali.
Rispetto ai semplici test convenzionali, l'uso di questa tecnica aumenta il livello di sensibilità permettendo di intervenire prima ed evitando
interferenze altrimenti possibili.
Tran Hoang Hai dell'Ho Chi Minh City Institute of Physics, ed i suoi colleghi spiegano che il cancro della cervice è il secondo cancro più comune, dopo quello al seno, nelle donne, nel mondo, ma i normali test diagnostici (ELISA: enzyme-linked immunosorbent assay) non rivelano la presenza di cellule tumorali ad uno stadio precoce.
L'approccio con le nanoparticelle magnetiche potrebbe porre rimedio a ciò.
Per saperne di più
"Immobilising of anti-HPV18 and E. coli O157:H7 antibodies on magnetic silica-coated Fe3O4 for early diagnosis of cervical cancer and diarrhea" in Int. J. Nanotechnology, 2011, 8, 383-398
http://www.nanotech-now.com/news.cgi?story_id=41572
Quanto sono sicure le
nanotecnologie? (31/01/2011)
(MDN)
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