Con il passare degli anni le persone perdono la capacità di rilevare il sapore di ferro nell'acqua che bevono, e rappresentano, in questo modo, una preoccupazione mettendosi a rischio di sovraesposizione al
ferro stesso.
Lo studio appare sul ACS' journal Environmental Science & Technology.
Andrea Dietrich, Susan Mirlohi, Susan Duncan ed i loro colleghi sottolineano che la percezione dell'aroma del ferro nell'acqua può aiutare le persone a limitarne l'esposizione.
Nonostante normalmente si parli di sapore metallico, il ferro e gli altri metalli producono sia sapore che odore. La combinazione dei due si chiama aroma.
Dopo i 50 anni le persone hanno minore bisogno di ferro e gli studi indicano che le persone anziane che ne assumono troppo, specialmente con il contributo di supplementi dietetici e di cibi ricchi del minerale, possono aumentare il rischio di Morbo di Alzheimer e di altre patologie correlate con l'età.
Gli scienziati sanno da molto tempo che la capacità di percepire i sapori cala con l'età. Il gruppo di Dietrich ha deciso di approfondire le conoscenze sulla percezione del sapore dei metalli nell'acqua.
I 69 volontari di età tra i 19 e gli 84 anni hanno identificato un chiaro declino della capacità di sentire il sapore del ferro. Le persone sopra i 50 anni, tendevano a non rilevare il sapore del ferro nell'acqua, anche a
livelli superiori alle soglie previste dalla U. S. Environmental Protection Agency e dalla World Health Association.
Anche se la ricerca si à concentrata sul ferro ci sono implicazioni per altri metalli che preoccupano la salute, in particolare il rame, che precedenti
ricerche hanno mostrato avere un aroma meno intenso del ferro, pur essendo anche più tossico.
Gli scienziati hanno ottenuto fondi dall'Institute for Critical Technology and Applied Science at Virginia Tech.
Per saperne di più
American Chemical Society
(MDN)
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