Sono già quattro i casi confermati in Florida di residenti morti a causa di una encefalomielite equina dell’Est (Eastern Equine Encephalitis, EEE).
Normalmente questa patologia riguarda gli equini, ma qualche caso viene registrato ogni anno in Florida.
La notizia assume rilevanza in quanto, in quello Stato, la stagione delle infezioni
che riguardano questa patologia ed altre come la West Nile Fever e la Dengue è proprio solo
all'inizio.
L' encefalomielite equina dell’Est
è trasmessa dalla puntura di zanzare e, normalmente, colpisce cavalli non vaccinati. Non esiste vaccino per l'uomo e, secondo i Centers for Disease Control and
Prevention, la patologia uccide circa un terzo degli infettati e lascia spesso gli eventuali sopravissuti, con significativi danni
cerebrali.
La prevenzione possibile è fatta limitando la popolazione delle zanzare ed usando ogni mezzo per evitare di essere
punti.
Come poi riportato il 15/08/2010 dal sito boston.com del quotidiano "The Boston Globe" del gruppo NY Times Co., le autorità sanitarie di Massachusetts and Rhode Island, hanno registrato il primo caso dell'anno di encefalomielite equina dell’Est (Eastern Equine Encephalitis, EEE) in una persona.
Per la situazione italiana ecco un breve brano dalla rivista
Il progresso veterinario (http://www.ilprogressoveterinario.it/rivista/01n06/05.htm) e, più sotto, un
link.
"...Le encefaliti da arbovirus (arthropodborne virus), come intuibile dalla denominazione, sono forme morbose trasmesse da zanzare. Sono malattie sporadiche che solo occasionalmente possono indurre gravi perdite all’allevamento. Le encefalomieliti equine dell’Est (Eastern Equine Encephalitis, EEE), dell’Ovest (Western EE) e Venezuelana (Venezuelan EE) sono le encefalomieliti da arbovirus più frequentemente descritte in Nord America e sono causate da alfavirus il cui serbatoio è rappresentato da alcuni uccelli. Solo recentemente si è destata molta attenzione attorno al flavivirus West Nile (WNV) responsabile della West Nile Fever, soprattutto dopo l’epizoozia del 1998 in Toscana, descritta da Carlo Cantile e collaboratori, e quella nordamericana verificatasi nel 19992000 nella zona di New York, in cui si verificarono anche degli episodi letali in persone anziane. I cavalli colpiti da WNV in Toscana presentarono atassia, paralisi degli arti posteriori e in certi casi paraparesi che progrediva in tetraplegia e decubito nel giro di 29 giorni. Nei casi osservati al New Bolton Center, si vericava una grave compromissione del sensorio, non osservata nei cavalli italiani che presentavano lesioni meno gravi di quelli americani, e prevalentemente spinali. Il WNV causa rombencefalite e mielite con emorragie perivascolari ad anello associate ad infiltrazione neutrofilica e gliosi. Le altre encefalomieliti, (EEE, WEE, VEE), colpiscono anche la sostanza grigia della corteccia cerebrale ed i virus sono presenti in quantità maggiori nei tessuti. L’alfavirus dell’EEE è in grado di localizzarsi anche nel miocardio e nella muscolatura liscia viscerale, dove provoca focolai di necrosi. Il WNV, invece, non sembrerebbe presente in quantità apprezzabile negli organi extraneurali dei cavalli. Mentre sono disponibili vaccini per la protezione contro EEE, WEE e VEE, non esistono ancora vaccini contro il flavivirus West
Nile..."
Per saperne di più
Progetto integrato di formazione dei Dipartimenti di Sanità Pubblica Regione
Emilia-Romagna
Corso di formazione - “Una panoramica sui principali infestanti urbani di interesse sanitario”
LOTTA ALLE ZANZARE E SALUTE PUBBLICA
http://www.boston.com
http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/news/fullstory_102301.html
(Marco Dal Negro)
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