Dopo il gemoma si tenta mappatura del "proteoma" umano
(29/08/2001)

Un gruppo giapponese e due americani stanno tentando un'impresa senza precedenti: dopo la mappatura del genoma umano, essi mirano all'identificazione delle funzioni e delle interazioni delle oltre trentamila proteine che compongono il corpo umano. I tre gruppi di ricerca hanno preventivato tre anni di lavoro ed un investimento di circa 185 milioni di dollari per ottenere una database completo sulle interazioni proteiche.
Nonostante la buona volontà dimostrata dai ricercatori, la mappatura del "proteoma" umano si prospetta molto più difficile di quella del genoma: un tempo si pensava infatti che ogni singolo gene codificasse la produzione di una singola proteina; oggi invece è noto che molte proteine si modificano con l'aggiunta di molecole di zucchero e che proteine diverse possono unirsi per svolgere nuove funzioni nell'organismo. Tuttavia i responsabili della ricerca affermano di avere a disposizione due tecniche di mappatura che essi considerano due straordinari assi nella manica: una, la ProNet, consiste nella combinazione di una cellula di lievito ingegnerizzata per produrre proteine umane con una seconda programmata per produrre un'altra diversa proteina, la combinazione proteica permette di assumere una colorazione blu alle cellule nel caso le due proteine interagiscano insieme; la seconda tecnica, la ProSpec, permette l'estrazione dalle cellule delle proteine che interagiscono fra loro e di identificarle tramite la spettrometria di massa.
Non ci resta che attendere i prossimi tre anni per sapere come si saranno evolute le ricerche, nel frattempo accontentiamoci dei progressi scintifici permessi dalla non sottovalutabile identificazione del genoma umano.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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