Nuove speranze nella cura del cancro al fegato (26/07/2002)

Nuove speranze nella cura del cancro al fegato arrivano dalla Johns Hopkins University di Baltimora dove un gruppo di scienziati ha scoperto una sostanza capace di uccidere le cellule tumorali epatiche.
Testata in laboratorio per ora sugli animali, la sostanza in questione si chiama 3-bromopiruvato ed ha dimostrato di poter eliminare le cellule cancerogene senza peraltro danneggiare i tessuti sani. Attualmente per raggiungere questo scopo si utilizza la tecnica della chemioembolizzazione che, tramite un catetere inserito a livello inguinale e dell'arteria epatica, inietta dei farmaci chemioterapici mescolati ad altre sostanze che bloccano il flusso sanguigno al tumore, privandolo del nutrimento necessario alla sopravvivenza ed allo sviluppo. Tale tecnica risulta dunque più invasiva ed anche più tossica del 3-bromopiruvato che invece non ha provocato alcun effetto collaterale.
Ora i ricercatori, prima di dare inizio ad una sperimentazione clinica sull'uomo, intendono verificare in quale modo le cellule sane si proteggono dalla sostanza e l'effettiva assenza di effetti collaterali a lunga scadenza.

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