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Allo studio nuovi aiuti per aiutare chi ha deciso di abbandonare il fumo (26/06/2001)

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Allo studio nuovi aiuti per aiutare chi ha deciso di abbandonare il fumo
(26/06/2001)

Sono attualmente in corso due ricerche rivolte a due farmaci che, nei prossimi anni, potrebbero rivelarsi il valido e tanto anelato aiuto per tutti coloro che desiderano smettere di fumare ma con le proprie forze non ci riescono. Entrambe le ricerche ruotano intorno alla genetica.
Nel primo studio, canadese, un esperto ha studiato il meccanismo genetico che porta alla dipendenza di una sostanza scoprendo che la carenza di un particolare enzima, delegato della scissione della nicotina dall'organismo, riduce il bisogno di fumare: finchè la nicotina non viene metabolizzata dal corpo essa rimane in circolo ritardando il desiderio di ricorrere ad un'altra sigareta. Il medico canadese ha allora tentato di scoprire una sostanza in grado emulare l'effetto prodotto da questa carenza enzimatica ed ha trovato il metoxsalone, farmaco usato per trattare alcuni disturbi cutanei. I primi test sperimentali effettuati hanno dato esito positivo ma resta ancora da valutare l'efficacia e la tossicità della sostanza prima di mettere a punto una vera e propria pillola anti-fumo.
Nel secondo caso, invece, una clinica statunitense di Minneapolis specializzata contro la dipendenza da tabacco, si è intrapresa una strada diversa orientata però ad ottenere il medesimo risultato. I ricercatori americano stanno infatti cercando di impedire alla nicotina di raggiungere il cervello utilizzando uno speciale vaccino. Si è verificato che la combinazione delle molecole di nicotina con quelle di altre sostanze presenti nell'organismo permette la stimolazione della produzione di anticorpi che tengono la nicotina lontana dal cervello sfruttando lo stesso meccanismo che entra in funzione quando il sistema immunitario deve difendersi da una malattia. Essendo proprio nel cervello che la nicotina produce il suo effetto di assuefazione, è presto spiegato perchè un vaccino in tal senso potrebbe rivelarsi sorprendemente efficace. A tutt'oggi il NicVax, questo il suo nome, è stato sperimentato solo sui ratti, ma i risultati sono di buon auspicio: esso ha ridotto di due terzi la quantità di nicotina presente nel cervello degli animali.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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