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Nuova protesi mininvasiva per l'anca
(25/09/2001)

E' prodotta completamente in metallo la nuova protesi mininvasiva per l'anca; due i vantaggi ottenuti: più lunga durata nel tempo e maggiore conservazione dell'anatomia articolare con i suoi muscoli. La sua realizzazione segna un passo importante nell'ambito delle protesi articolari che, come tutti sanno, con l'uso si consumano producendo particolati metallici i quali, accumulandosi nei tessuti circostanti, scatenano infiammazione, dolore e dunque la necessità di rimuovere e sostituire l'impianto.
A differenza delle protesi tradizionali, quella nuova non prevede l'asportazione del collo e della testa del femore ma semplicemente riveste la superficie danneggiata dall'artrosi lasciando intatte le strutture articolari; la testa del femore viene incapsulata con una sorta di cappuccio metallico sferico ed il medesimo lavoro avviene sull'articolazione del bacino. Le due parti vengono poi accoppiate per ricreare il normale movimento dell'anca. Il paziente è in grado di camminare con l'ausilio di stampelle e può riprendere l'attività lavorativa già dopo un mese e mezzo. Ulteriore vantaggio apportato dall'innovativa protesi è quello per cui, in caso di fallimento dell'impianto, egli può tranquillamente essere sottoposto ad un secondo intervento con protesi tradizionale poiché nulla è stato alterato o danneggiato.
Esiste un unico caso in cui la nuova protesi di metallo non può essere impiantata: in soggetti che presentano l'osso del femore indebolito dall'osteoporosi.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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