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Dalla rivista "Science" uno studio sull'epatite C (23/02/2001)

Dagli USA un nuovo test per il collasso congestizio (23/02/2001)

Primo intervento al mondo di ricostruzione dell canale alimentare di uno stomaco intaccato dal cancro (22/02/2001)

Proprietà terapeutiche dell'Agnocasto: uno studio sul "British Medical Journal" (22/02/2001)

La frenulectomia linguale (21/02/2001)

L'attività cerebrale dei cocaina-dipendenti in uno studio sull'American Journal of Psychiatry (21/02/2001)

Dal "Journal of Allergy and Clinical Immunology" notizie per gli asmatici (20/02/2001)

Dalla rivista "Nature" uno studio sulla rigenerazione delle cellule nervose (20/02/2001)

Anoressia: una ricerca del Cidap, Centro Italiano Disturbi Alimentari Psicogeni (19/02/2001)

Epatopatia e Hiv (19/02/2001)

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L'attività cerebrale dei cocaina-dipendenti in uno studio sull'American Journal of Psychiatry (21/02/2001)

L'American Journal of Psychiatry ha pubblicato, nello scorso mese di gennaio, i risultati di uno studio che ha minuziosamente analizzato l'attività cerebrale di soggetti cocaina-dipendenti e quella di soggetti "normali". L'analisi è stata eseguita utilizzando la risonanza magnetica funzionale, tecnica che permette di monitorare l'attività metabolica del cervello, di individuare i livelli di alcuni psicofarmaci e di determinare flusso sanguigno ed ossigenazione; i risultati emersi sono sorprendenti: gli individui con prolblemi di dipendenza da cocaina potrebbero soffrire di una alterata regolazione delle emozioni e dell'affettività.
Nello specifico l'esame ha sottoposto i partecipanti alla visione di svariati filmati, oculatamente scelti con lo scopo di suscitare negli spettatori gioia, tristezza o addirittura desiderio di cocaina; nel contempo veniva misurata la loro attività cerebrale. Ebbene, la visione dei filmati che inducevano all'uso della sostanza stupefacente si associava ad un'intensa attivazione di quella zona del cervello delegata di attribuire all'esperienza sensoriale un contenuto emozionale. Per contro, nei soggetti "normali", la zona cerebrale che veniva sollecitata era quella del lobo frontale.
Sulla base degli esiti emersi dall'analisi, i ricercatori hanno ipotizzato che i soggetti dipendenti da cocaina rispondono agli stimoli emozionali ed affettivi con una provata alterazione dell'attivazione cerebrale.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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