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Celiachia: importanti contributi italiani alla ricerca (19/08/2002)

Si è a conoscenza ormai da diverso tempo del marcatore genetico della predisposizione alla celiachia, sindrome di malassorbimento causata probabilmente da un difetto genetico che determina il deficit di una peptidasi essenziale per la digestione del glutine: si tratta del sistema con il quale i leucociti distinguono le molecole estranee al nostro organismo. Tale sistema di geni, chiamato HLA - Human Leucocyte Antigen - è diverso in ciascun individuo e nei soggetti predisposti alla malattia il sistema HLA risulta particolarmente efficiente nella difesa contro parassiti ed agenti patogeni; esso possiede infatti i geni denominati DQ2 e DQ8 che si sono rivelati eccellenti nelle difese immunitarie.
Recenti ricerche hanno dimostrato che questo sistema di difesa del soggetto celiaco può essere ingannato da una sequenza della molecola del glutine che simula la sequenza di un virus ostile all'uomo: il sistema immunitario HLA di tipo DQ2-DQ8 attiva una pronta risposta distruttiva verso questo presunto nemico ma, non esistendo a monte della sequenza che simula il virus un vero organismo virale, viene erroneamente attivata una risposta killer che si rivolge verso lo stesso individuo che l'ha generata. La ricerca genetica italiana ho fornito importanti contributi alla conoscenza del sistema HLA nella malattia celiaca rivelando che gli individui che non possiedono lo specifico tipo di HLA denominato DQ2-DQ8 non possono sviluppare la celiachia perché manca loro il gene necessario per costruire la risposta errata contro il glutine.
Pertanto avere i marcatori DQ2 e DQ8, peraltro presenti nel 40 per cento della popolazione, non significa avere l'intolleranza, ma averne solo i geni di predisposizione.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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