Cardiochirurgia: nuove metodiche all'Ospedale San Raffaele di Milano  (17/04/2001)

Fu nell'ormai lontano 1967 che Christian Barnard effettuò, presso il Groote Shuur di Città del Capo, il primo trapianto di cuore. Sono passati tanti anni nel corso dei quali la cardiochirurgia si è ulteriormente sviluppata allo scopo di mettere in atto interventi meno invasivi che potessero evitare il ricorso alla circolazione extracorporea spesso causa di lesioni ad altri organi. In tal senso fa il suo esordio la "chirurgia a cuore battente", metodica applicabile esclusivamente in caso di patologie coronariche.
Vantaggi fondamentali della metodica i rapidi tempi di esecuzione e la diminuzione dei giorni di degenza ospedaliera; tuttavia operare con il muscolo cardiaco che continua a pulsare, non è certo intervento di semplice esecuzione. Per ovviare alle limitazioni poste dalla pulsazione è stato messo a punto un sistema di suzione e compressione che rende stabile il ristretto campo operatorio e, lavorando senza circolazione extracorporea, è possibile trattare anche pazienti in età avanzata. Alla nuova metodica si aggiunge poi un'altra grande novità tecnologica: il robot cardiochirurgico battezzato "Da Vinci"; attualmente in via di sperimentazione presso il San Raffaele di Milano, si tratta di un sistema creato negli Stati Uniti che si è rivelato utile in circolazione extracorporea con metodica mininvasiva. Il chirurgo effettua tre microscopiche incisioni toraciche: nella prima viene introdotta l'ottica per la telecamera e per insufflare il gas atto ad abbassare il polmone, mentre nelle altre due si inseriranno le braccia operatorie del robot guidate dal chirurgo attraverso un sofisticato sistema computerizzato che permette una visione tridimensionale dell'interno del torace.
Le due metodiche rappresentano un perfetto connubio che garantisce maggiore precisione, un intervento poco traumatico e privo di incisioni allo sterno, decorso post operatorio ridotto.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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