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Un nuovo trattamento dell'artrosi (15/10/2002)

Un gruppo di ricercatori tedeschi ha messo a punto un nuovo approccio nei confronti dell'artrosi, malattia cronica di natura non infiammatoria delle articolazioni cartilaginee con conseguente interessamento della capsula e dei legamenti; si tratta del "trattamento immunologico" dell'artrosi.
In tutte le forme della malattia la progressione della degenerazione articolare è la conseguenza di alcuni fattori biochimici che attaccano la cartilagine indebolendola; tra queste sostanze, i ricercatori teutonici hanno isolato quella che sembra essere la maggiore responsabile: l'interleuchina 1 (IL-1). Presente normalmente nelle articolazioni in quantità ridotta dove convive in equilibrio con il suo antagonista anti-interleuchina 1, essa può per fattori costituzionali, aumentare a dismisura avviando il processo degenerativo cartilagineo e dunque quello artrosico. Quello che i ricercatori hanno tentato di fare è stato ripristinare questo equilibrio perduto; ma come? Essi hanno creato un sistema che produce l'anti-interleuchina in quantità maggiori ottenendo una sensibile riduzione del dolore, del gonfiore ed aumentando la mobilità articolare.
Il trattamento si attua con un comune prelievo sanguigno eseguito però con una siringa contenente microscopiche sferule di vetro destinate a sollecitare i monociti, cellule che secernono l'anti-IL1; conservato in laboratorio per dieci giorni, il siero viene riconsegnato alla struttura che ha eseguito il prelievo in sei fiale congelate, ognuna delle quali contiene la sostanza inibitrice dell'infiammazione prodotta dalle cellule stesse del paziente. A questo punto il contenuto delle fiale viene iniettato direttamente nell'articolazione sofferente in somministrazioni monosettimanali. La sostanza, riconosciuta dall'organismo come propria, non provoca effetti collaterali ed agisce localmente.
Destinato soprattutto a soggetti colpiti da artrosi di lieve e media entità, in Italia non è ancora disponibile, ma si prevede per la fine dell'anno l'entrata in funzione in alcuni centri del trattamento che sarà però riservato a limitati casi selezionati a spese del Servizio Sanitario Nazionale.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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