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Una nuova classe
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(15/03/2002)

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Da una rano
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(14/03/2002)

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Da una rano il test anti doping
(14/03/2002)

Le speciali cellule epiteliali della Xenopus laevis africana, una rana che cambia il colore della sua pelle a seconda della quantità di luce, della temperatura e dell'ambiente cui viene esposta, sono in grado di rilevare tracce di "sostanze proibite" e scoprire dunque se un soggetto è dopato.
Tali cellule si chiamano melanofori e, in condizioni normali, si presentano scure poiché contengono granuli di melanina; esse vengono attivate da un ormone prodotto dall'organismo della rana: quando questo ormone si lega alla parete cellulare, ha inizio una reazione che sposta i granuli del pigmento verso il centro della cellula che, di conseguenza, risulta di colore chiaro; quando l'ormone si stacca i granuli si ridisperdono nella cellula rendendola nuovamente scura. Proprio questo meccanismo è stato utilizzato per scoprire anche quantità minime di oppiacei. Un gruppo di ricercatori svedesi ha usato un campo elettrico per praticare nella membrana dei malanofori una serie di piccole incisioni attraverso le quali sono stati inseriti segmenti di DNA umano il quale, a sua volta, ha cominciato a produrre recettori della membrana cellulare cui gli oppiacei sono andati a legarsi; le cellule sono state messe in coltura e successivamente in piastre di laboratorio. Alla coltura è stato quindi aggiunto del naloxone, un farmaco che blocca i recettori degli oppiacei legandosi ad essi; ebbene, il prodotto ha provocato una variazione cromatica nelle cellule visibile anche ad occhio nudo. Dunque, è sufficiente che il cambiamento di colore segnali che il recettore è attivato per sapere che vi è un oppiaceo in circolazione.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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