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Cellule staminali e Parkinson (12/04/2001)

 

Arriva dalla banca italiana di cellule staminali neurali umane e dal responsabile della Neurofarmacologia dell'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano una promettente notizia per i malati di Parkinson: c'è infatti la speranza di poter, in un futuro, sostituire il tessuto cerebrale colpito dalla malattia con il trapianto di cellule staminali. 

Questa possibilità si prospetta come risoluzione definitiva della malattia degenerativa anche in funzione delle esperienze su pazienti riportate anche in letteratura, che dimostrano gli effetti positivi sortiti dal trapianto nonostante l'insorgenza di effetti collaterali non trascurabili. Tuttavia, fino ad oggi, per i trapianti si sono utilizzati tessuti non appartenenti al sistema nervoso centrale o cellule fetali, tessuti che presentano due grossi limiti: la mancanza di controllo sulla quantità di neuroni utili e la loro qualità biologica.E' per questo motivo che la possibilità di utilizzare allo scopo cellule staminali neurali umane lascia presagire prospettive terapeutiche trapiantologiche di successo; si trapianterebbero infatti cellule estratte da cervelli di feti vittime di aborti spontanei e cellule derivate dalla zona del cervello deputata all'olfatto che possono essere moltiplicate illimitatamente ed anche essere controllate qualitativamente in vitro.

Attualmente sono stati effettuati degli esperimenti preliminari su animali dai quali si è rilevata la guarigione dal Parkinson nel topo. I dati a disposizione lasciano aperto un barlume di speranza, anche se gli esperti adottano tutte le dovute cautele anche in funzione dei tempi di attuazione della tecnica.

 

Per saperne di più sulle cellule staminali...

 

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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