Proteina C attivata contro la sepsi grave (setticemia)
(12/03/2002)

In passato veniva definita "setticemia", oggi viene definita "sepsi grave"; si tratta di una grave infezione, di cui spesso si ha difficoltà ad identificare l'agente infettante, che colpisce individui debilitati spesso ricoverati in reparti di rianimazione o di terapia intensiva, causando febbre altissima, brividi, nausea, vomito, tachicardia, dolori articolari, delirio, alterazioni cutanee, apatia. Essa sviluppa un'infiammazione generalizzata che va a stimolare il processo di coagulazione del sangue mentre diminuisce l'attività del sistema delegato dello scioglimento del coagulo; tutto ciò determina un'occlusione dei vasi e dunque una scarsa affluenza di sangue a tutti gli organi cui la proteina C non è in grado di far fronte.
Si tratta di un'infezione pericolosa e di difficile diagnosi tanto che dei soggetti colpiti da sepsi grave, il 30 per cento muore entro il primo mese ed il 50 per cento entro sei mesi. Oggi, però, la medicina ha a sua disposizione una nuova arma per contrastare questa grave patologia: si tratta della proteina C attivata, una sostanza naturale presente nell'organismo appartenente al sistema degli inibitori fisiologici della coagulazione. Si è infatti di recente scoperto che nei soggetti colpiti da sepsi si manifesta la diminuzione dei livelli di questa proteina; l'azione svolta dalla sostanza si può ottenere con la tecnologia del DNA ricombinante che permette di somministrare al paziente infetto la proteina C attivata umana.
I risultati dei primi trattamenti, approvati negli Stati Uniti, sono stati presentati durante il Congresso della Società americana di terapia intensiva tenutosi recentemente a San Diego dove si è dimostrato che la nuova terapia ha aumentato le possibilità di sopravvivenza ben del 38 per cento. In Italia la terapia è ancora in fase di sperimentazione in oltre sessanta centri universitari e ospedalieri che prevedono di introdurla come vera e propria terapia a partire dal prossimo mese di luglio.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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